La maxideduzione per nuove assunzioni: vantaggi fiscali e opportunità strategiche per le imprese

Come funziona la maxideduzione per nuove assunzioni e quali vantaggi fiscali offre alle imprese nel 2025

La maxideduzione sul costo del lavoro per le nuove assunzioni rappresenta una delle leve fiscali più incisive introdotte nel panorama normativo italiano degli ultimi anni. Rinnovata e potenziata con la Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) e semplificata dal Decreto Legge 84/2025 (convertito con modifiche dalla Legge 108/2025), questa misura mira a incentivare l’occupazione stabile e a sostenere la competitività delle imprese attraverso un risparmio d’imposta concreto.

Per i datori di lavoro, si tratta di un’opportunità non solo fiscale ma strategica: pianificare le assunzioni considerando il beneficio della maxideduzione consente infatti di migliorare il conto economico e, al contempo, rafforzare il capitale umano.

La disciplina: chi può accedere e cosa prevede
La maxideduzione si applica ai soggetti titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni. L’agevolazione consiste nella possibilità di dedurre, ai fini delle imposte sui redditi, un importo maggiorato rispetto al costo effettivo del lavoro relativo a nuove assunzioni a tempo indeterminato.

La maggiorazione ordinaria è pari al 20%, elevata al 30% per categorie meritevoli di particolare tutela (donne vittime di violenza, disabili, giovani NEET, ecc.). Il beneficio si applica esclusivamente in presenza di un incremento occupazionale reale e stabile, da verificarsi con riferimento a due parametri:

  1. l’aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato;
  2. l’aumento complessivo del numero dei dipendenti (inclusi quelli a termine).

Entrambi i requisiti devono risultare soddisfatti al termine del periodo d’imposta.

Esempio 1: Un’azienda con 10 dipendenti a tempo indeterminato assume nel 2025 tre nuove risorse con contratto a tempo indeterminato. Due cessazioni avvengono per pensionamento. La media 2024 era di 10 dipendenti. Se a fine 2025 i dipendenti totali sono 11, e quelli a tempo indeterminato sono 11, l’incremento è valido. Il costo del lavoro effettivo aumentato è di 90.000 euro. Applicando la maxideduzione al 20%, si ottiene una deduzione aggiuntiva di 18.000 euro.

Un meccanismo cumulabile
La maxideduzione è compatibile con altri incentivi alle assunzioni. Tra questi: il bonus per l’occupazione giovanile, gli incentivi per l’assunzione di donne svantaggiate, il credito d’imposta ZES Unica. Questo consente alle imprese di pianificare strategie occupazionali complesse, sfruttando cumuli di misure per massimizzare il vantaggio fiscale.

Il decreto attuativo del 25 giugno 2024 ha fornito chiarimenti sui criteri di calcolo, sulle tipologie di costi deducibili e sulle esclusioni. Tra le precisazioni più rilevanti, il riconoscimento come “fisiologiche” di alcune cessazioni (ad esempio pensionamenti), che non incidono negativamente nel computo dell’incremento occupazionale.

Le novità del DL 84/2025: semplificazione per gruppi e collegate
Una delle principali criticità iniziali riguardava i gruppi d’impresa. La cosiddetta “falcidia di gruppo” prevedeva che l’agevolazione per ciascuna società venisse ridotta se, complessivamente, nel gruppo si era registrato un decremento occupazionale, anche in presenza di assunzioni nette. Questo meccanismo penalizzava le realtà virtuose.

Il Decreto Ministeriale del 27 giugno 2025 ha corretto questa stortura: se il saldo occupazionale di gruppo è positivo, il decremento da considerare è pari a zero, evitando così riduzioni ingiustificate del beneficio.

Esempio 2: Tre società del gruppo Alfa. Società A assume 5 dipendenti, B resta stabile, C perde 2 unità. Il saldo è +3. Con le regole precedenti, si sarebbe calcolata una riduzione. Con le nuove disposizioni, il gruppo è considerato in incremento netto, e A può godere del beneficio pieno.

Altra semplificazione rilevante: il DL 84/2025 ha eliminato il riferimento alle società “collegate” nel calcolo del gruppo, limitando così il perimetro alle sole controllate, rendendo più chiara e snella l’applicazione.

Una leva per il posizionamento competitivo
La maxideduzione si inserisce in una logica di vantaggio competitivo: l’impresa che investe in capitale umano e pianifica in modo strategico può beneficiare di un vantaggio fiscale misurabile, che migliora marginalità e struttura. In un contesto di concorrenza crescente e pressione fiscale, è uno strumento utile per costruire un Blue Ocean nella gestione delle risorse umane.

Per ottenere il massimo dal beneficio, è essenziale impostare una pianificazione integrata tra area fiscale, risorse umane e controllo di gestione. Lo Studio Beneggi e Associati supporta le imprese in questa direzione, con un approccio che unisce competenza tecnica, visione strategica e capacità di anticipare gli scenari normativi.

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