Il nuovo Conto termico 3.0, disciplinato dal Dm 7 agosto 2025 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025), rappresenta l’evoluzione delle misure di incentivo alla riqualificazione energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili negli edifici pubblici e privati. L’entrata in vigore è prevista per il 25 dicembre 2025.
Il decreto, emanato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), migliora la fruibilità degli incentivi e incrementa i massimali di spesa, rafforzando l’efficacia dello strumento già esistente (Conto termico 2.0). Le novità principali riguardano: semplificazione procedurale, ampliamento dei beneficiari, maggiore copertura delle spese e coerenza con gli obiettivi climatici europei.
L’incentivo può arrivare fino al 65% delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica e installazione di impianti da fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici situati in Comuni con meno di 15.000 abitanti, utilizzati direttamente dai Comuni o adibiti a scuole, ospedali o strutture sanitarie e assistenziali, è previsto un incentivo fino al 100% delle spese.
Tra gli interventi ammessi: isolamento termico, sostituzione di infissi, impianti fotovoltaici con accumulo, impianti solari termici, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, sistemi di building automation. Gli interventi devono essere realizzati su edifici esistenti già dotati di impianto di climatizzazione.
Il decreto stabilisce che, in caso di esecuzione contestuale di più interventi, il contributo sarà pari alla somma degli incentivi previsti per ciascuna tipologia, fermo restando il rispetto dei limiti massimi (65% o 100%).
I beneficiari possono essere:
- soggetti privati (persone fisiche, professionisti, imprese, enti non commerciali), esclusivamente per edifici residenziali;
- pubbliche amministrazioni, universita, enti del Ssn e Camere di commercio, per edifici residenziali e non;
- enti del Terzo Settore iscritti al Runts senza scopo economico, per edifici di qualsiasi tipologia.
Un esempio pratico: un’impresa individuale decide di riqualificare energeticamente un edificio residenziale con isolamento termico e installazione di un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo. La spesa complessiva è pari a 48.000 euro. Se i singoli interventi rispettano i requisiti tecnici previsti, l’impresa potrà accedere a un incentivo pari al 65%, ovvero 31.200 euro, erogati in rate annuali tramite GSE.
Altro esempio: un piccolo Comune con meno di 15.000 abitanti ristruttura una scuola pubblica, installando un nuovo impianto a pompa di calore e pannelli solari termici. La spesa complessiva è di 70.000 euro. L’intervento può beneficiare di un contributo pari al 100%, quindi interamente coperto dal Conto termico 3.0.
Il nuovo schema incentiva anche soluzioni digitali e integrate, premiando interventi che riducono il fabbisogno energetico in modo strutturale e monitorabile. Non sono ammessi progetti che usufruiscono di altri incentivi statali per la medesima spesa, fatta eccezione per i fondi di garanzia e rotazione o i contributi in conto interesse.
Le precedenti regole del Conto termico 2.0 continueranno ad applicarsi fino al 24 dicembre 2025 e per tutte le prenotazioni già accolte dal GSE con lavori ancora in corso, nonché per i contratti pubblici sottoscritti prima del 1° gennaio 2025.
Il Mase approverà le istruzioni operative definitive entro il 25 novembre 2025, rendendo pienamente operativo il nuovo meccanismo entro la scadenza prevista.
Dal punto di vista strategico, imprese, professionisti e PA possono cogliere un’opportunità concreta di transizione energetica, con ritorni tangibili sia in termini economici sia di immagine. Beneggi e Associati affianca clienti pubblici e privati nell’individuare gli interventi finanziabili, predisporre i dossier tecnici e gestire l’intera procedura di accesso agli incentivi, con un approccio orientato alla massima efficienza fiscale e progettuale.