Holding industriali: come si determina con l’asset test

Ogni anno le holding devono valutare l’asset test e verificare se superano il 50% dell’attivo patrimoniale, per definire la loro qualifica ai fini fiscali.

 

Ogni anno, dopo l’approvazione del bilancio, le società holding devono verificare se rientrano tra quelle “industriali”. Questo controllo si basa su un’analisi patrimoniale chiamata asset test. Tale verifica è fondamentale perché ha effetti diretti sul piano fiscale e sugli obblighi verso l’Anagrafe tributaria.

Cosa si intende per holding industriale

La definizione fiscale di holding industriale si trova nell’articolo 162-bis del TUIR. Rientrano in questa categoria le società che detengono, in modo esclusivo o prevalente, partecipazioni in soggetti diversi dagli intermediari finanziari.

Una società è considerata holding industriale quando il valore delle partecipazioni in soggetti industriali (insieme ad altri elementi patrimoniali correlati) supera il 50% dell’attivo patrimoniale totale. Questo controllo va eseguito ogni anno, dopo l’approvazione del bilancio.

Come si effettua l’asset test

L’asset test si basa sul bilancio dell’ultimo esercizio chiuso. Si confrontano:

  • Il valore contabile delle partecipazioni in società industriali;
  • Altri elementi patrimoniali connessi (finanziamenti infragruppo, garanzie, strumenti partecipativi);
  • Il totale dell’attivo patrimoniale.

Se il totale delle partecipazioni e degli altri elementi supera il 50% dell’attivo, la società è una holding industriale. Questo vale anche quando nessuna singola voce supera la soglia, ma lo fa la somma complessiva.

Cosa comporta la qualifica di holding industriale

Essere identificati come holding industriale ha effetti su:

  • Determinazione della base imponibile IRAP;
  • Applicazione di regole fiscali diverse rispetto alle holding finanziarie;
  • Obblighi di comunicazione all’Anagrafe tributaria.

Ad esempio, per l’IRAP, le holding industriali non seguono le regole riservate agli intermediari finanziari ma quelle ordinarie previste per le imprese industriali e commerciali. Inoltre, in materia di interessi passivi, questi ultimi sono parzialmente deducibili.

Quando inviare la comunicazione all’Anagrafe tributaria

Dopo aver approvato il bilancio, se una società risulta una holding industriale, deve inviare la comunicazione all’Anagrafe tributaria. Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’invio deve avvenire entro il mese successivo all’approvazione del bilancio. Ad esempio, se il bilancio è approvato il 29 aprile, la comunicazione va inviata entro il 31 maggio.

Ulteriori chiarimenti ufficiali

Alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate specificano che:

  • Non rilevano, per il calcolo, le partecipazioni a fini speculativi (iscritte nell’attivo circolante);
  • Non vanno conteggiati crediti derivanti da rapporti commerciali ordinari con le partecipate;
  • Devono essere inclusi i finanziamenti, anche occasionali, concessi a partecipate.

Anche le società in liquidazione devono svolgere il test. Inoltre, le sub-holding devono eseguire un controllo parallelo rispetto alla holding principale.

Conclusione

L’asset test è un passaggio chiave per le holding che gestiscono partecipazioni in altre imprese. Verificare la qualifica come holding industriale consente di applicare correttamente la normativa fiscale, evitare sanzioni e rispettare gli obblighi di comunicazione. Questo controllo deve essere pianificato ogni anno in collaborazione con i consulenti fiscali, assicurandosi che le valutazioni siano coerenti con i dati di bilancio.

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