Split Payment 2026

Split payment 2026: pubblicati gli elenchi dei soggetti obbligati. Novità per le società FTSE MIB e regole per fornitori e PA.

Con l’aggiornamento pubblicato il 20 ottobre 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso gli elenchi ufficiali degli enti, fondazioni e società tenuti ad applicare il meccanismo dello split payment per l’anno 2026, in base all’articolo 17-ter del Dpr 633/1972.

La “scissione dei pagamenti” prevede che l’Iva indicata in fattura non sia versata al fornitore, ma direttamente all’Erario da parte della Pubblica amministrazione acquirente. Questo sistema ha una doppia finalità: contrastare l’evasione Iva e tutelare l’Amministrazione dal rischio di frodi fiscali.

Gli elenchi aggiornati includono:

  • società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri;
  • enti e società controllati dalle Amministrazioni centrali e locali;
  • enti e società controllati da enti nazionali di previdenza e assistenza;
  • enti, fondazioni o società partecipate, per almeno il 70% del capitale, da Amministrazioni pubbliche.

Restano escluse dagli elenchi le Pubbliche amministrazioni già individuate all’art. 1, comma 2, della legge 196/2009, le quali applicano comunque lo split payment, secondo quanto previsto dal comma 1 dell’art. 17-ter del Dpr 633/1972. Tali soggetti sono consultabili tramite l’elenco IPA (www.indicepa.gov.it).

Importante novità: a partire dal 1° luglio 2025, lo split payment non si applica più alle società quotate nell’indice FTSE MIB. L’articolo 10 del Dl 84/2025 ha abrogato la lettera d) del comma 1-bis dell’art. 17-ter, in recepimento della decisione Ue n. 1552/2023. Di conseguenza, le operazioni verso tali società tornano al regime ordinario Iva.

In caso di omissioni o inesattezze negli elenchi, i soggetti interessati possono inviare segnalazioni utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze, allegando visura camerale aggiornata.

Lo studio Beneggi e Associati affianca le imprese nella corretta applicazione dello split payment, nella verifica della propria posizione negli elenchi e nell’eventuale gestione delle esclusioni. Una corretta compliance è essenziale per evitare errori di fatturazione e irregolarità fiscali.

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