Subappalti, giro di vite su controlli e obbligo di notifica

Subappalti, novità Dl 159/2025: controlli mirati INL, notifica obbligatoria e patente a crediti. Ecco cosa cambia per le imprese.

Con l’entrata in vigore del Decreto-legge 31 ottobre 2025, n. 159, il legislatore interviene nuovamente in materia di sicurezza sul lavoro e regolazione degli appalti, puntando in modo diretto a rafforzare i controlli nei confronti delle imprese che operano in regime di subappalto. L’obiettivo è contrastare fenomeni di elusione normativa, dumping contrattuale e aumento degli infortuni sul lavoro, con misure che incidono sul piano operativo, organizzativo e documentale delle imprese coinvolte.

Controlli prioritari per i subappalti

Il provvedimento individua con chiarezza un nuovo criterio di priorità nell’azione ispettiva: le imprese subappaltatrici, sia in ambito pubblico che privato, saranno soggette a verifiche mirate da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL). L’articolo 3 del decreto afferma infatti che la vigilanza dovrà orientarsi in via prioritaria su tali soggetti, in coerenza con il D.Lgs. 81/2008 e il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023).

La ratio è evidente: sebbene il subappalto sia uno strumento legittimo e diffuso, la sua gestione opaca può generare lacune nella catena delle responsabilità, alimentare irregolarità contributive e contrattuali e accrescere i rischi interferenziali nei cantieri. Il rafforzamento dei controlli mira a prevenire queste distorsioni, introducendo un modello più trasparente e tracciabile.

Obbligo di notifica esteso ai subappalti

Un altro punto rilevante riguarda la modifica dell’allegato XII del D.Lgs. 81/2008, che definisce il contenuto della notifica preliminare dei cantieri temporanei e mobili. Il decreto 159/2025 integra tale allegato, imponendo al committente (o al responsabile dei lavori) l’obbligo di indicare, oltre ai dati delle imprese già selezionate, anche quelle che operano in regime di subappalto, specificando codice fiscale o partita IVA.

La notifica resta obbligatoria nei casi previsti dall’articolo 99 del D.Lgs. 81/2008 e deve essere trasmessa a ASL, Ispettorato territoriale del lavoro e, nei lavori pubblici, anche al Prefetto. Gli organismi paritetici del settore edile possono richiedere tali dati agli organi di vigilanza, aumentando il livello di controllo incrociato sulla filiera.

Esempio 1 Un’impresa edile affidataria incaricata della riqualificazione di un complesso industriale subappalta la posa degli impianti. Con le nuove regole, nella notifica preliminare devono essere indicati anche i dati della subappaltatrice, pena l’invalidità dell’adempimento e l’esposizione a sanzioni. Inoltre, la subappaltatrice sarà tra i soggetti prioritariamente ispezionati dall’INL.

Esempio 2 Un’impresa che svolge attività in subappalto in ambito logistico viene sottoposta a verifica. In assenza della patente a crediti prevista dal D.Lgs. 81/2008, l’INL applica una sanzione da 6.000 euro. L’impresa subisce una decurtazione dei crediti residui, con impatto immediato sulla possibilità di operare in altri appalti.

Gestione strategica della conformità

Adeguarsi non basta. Il nuovo scenario impone un approccio strutturato alla gestione della catena di fornitura: verifica dei requisiti delle imprese subappaltatrici, controllo preventivo della documentazione, monitoraggio continuo dei cantieri. La differenza la fa chi sa integrare questi adempimenti in un modello organizzativo robusto, capace di anticipare criticità e rendere tracciabili le scelte.

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