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Ascensori, servizi e impianti nel nuovo bonus barriere al 75%

 

La legge di Bilancio 2022, tra tante proroghe, ha introdotto una nuova agevolazione, dedicata alla rimozione di barriere architettoniche: vale il 75% delle spese sostenute, che sarà poi rimborsato in detrazione nel giro di cinque anni.

 

Nella geografia dei bonus casa si presenta come un’opportunità molto interessante, perché offre percentuali di sconto rilevanti per lavori che moltissimi condomìni dovrebbero comunque effettuare. Anche se sarà importante muoversi subito: la manovra conferma il nuovo sconto solo fino alla fine del 2022.

 

La manovra fa riferimento esplicito al decreto dei Lavori pubblici 236/1989 che contiene le norme che regolano l’accessibilità degli edifici privati. Nel testo si trovano sia i criteri di progettazione da rispettare per i diversi lavori (come dimensioni e caratteristiche tecniche) che gli interventi che possono essere considerati di rimozione delle barriere architettoniche: si va dalle semplici rampe inclinate agli ascensori, passando per le piattaforme elevatrici.

 

Potranno, poi, essere considerati rimozione delle barriere architettoniche anche quegli interventi che consentano agli impianti di diventare pienamente accessibili, come l’adeguamento dei servizi igienici per consentire a tutti manovrabilità e utilizzo degli apparecchi, ma anche i lavori di sistemazione di impianti elettrici e citofoni, che devono essere alla giusta altezza e ben visibili. Gli interventi possibili, comunque, sono moltissimi (si vedano le schede in pagina). A quelli del decreto, la legge di Bilancio aggiunge anche tutti i lavori di automazione degli impianti degli edifici, cioè la domotica.

 

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