Assegnazioni agevolate: i tre requisiti fondamentali e la scadenza del 30 settembre 2025

L’ultima Legge di Bilancio ha riaperto la possibilità di accedere alle assegnazioni, cessioni e trasformazioni agevolate. Un’opportunità strategica per le società che desiderano trasferire beni immobili e mobili registrati ai soci con un’imposizione ridotta. La scadenza chiave è il 30 settembre 2025, entro cui devono essere completate le operazioni e versata la prima rata dell’imposta sostitutiva.

I tre requisiti da verificare

Per accedere alle assegnazioni agevolate, è necessario soddisfare tre criteri fondamentali:

  • Ambito soggettivo: possono beneficiare dell’agevolazione Snc, Sas, Srl, SpA e Sapa.
  • Ambito oggettivo: l’assegnazione deve riguardare immobili diversi da quelli strumentali per destinazione oppure beni mobili iscritti in pubblici registri non utilizzati come strumenti di lavoro.
  • Qualità di socio: i soci devono risultare iscritti nel libro soci (se previsto) alla data del 30 settembre 2024 o, in alternativa, iscritti entro il 31 gennaio 2025 con un atto di trasferimento a data certa anteriore al 1° ottobre 2024.

Un aspetto importante è che la presenza di nuovi soci entrati dopo il 30 settembre 2024 non preclude l’agevolazione, poiché i benefici si applicano esclusivamente a chi era già socio a quella data. Inoltre, il subentro di un erede nella qualità di socio non ostacola l’agevolazione, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 26/E/2016.

Effetti fiscali per la società e i soci

L’assegnazione agevolata comporta vantaggi fiscali per la società, che può applicare un’imposta sostitutiva ridotta. Tuttavia, spesso vengono trascurati gli effetti sui soci, che variano a seconda della tipologia societaria:

  • Soci di società di capitali (Srl, SpA, Sapa)

    • Se l’assegnazione avviene mediante restituzione di riserve di capitale, questa è irrilevante ai fini del reddito, ma riduce il costo fiscale della partecipazione. Tuttavia, se il valore dell’assegnazione supera il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, la differenza è tassabile.
    • Se l’assegnazione avviene con distribuzione di riserve di utili, il socio percepisce un dividendo, soggetto a tassazione ordinaria.
  • Soci di società di persone (Snc, Sas)

    • La partecipazione dei soci aumenta per l’importo assoggettato a imposta sostitutiva.
    • Successivamente, la partecipazione del socio assegnatario si riduce per il valore del bene ricevuto.
    • Se il valore dell’immobile assegnato supera il valore fiscalmente riconosciuto della partecipazione (aumentato dell’importo soggetto a imposta sostitutiva), la differenza è tassabile.

Un elemento di rilievo è che il quinquennio per la tassazione delle plusvalenze da cessione di immobili inizia a decorrere dalla data dell’assegnazione.

Scadenze e imposta sostitutiva

L’imposta sostitutiva prevista per l’operazione è da versare in due rate:

  • 60% entro il 30 settembre 2025
  • 40% entro il 30 novembre 2025

La base imponibile dell’imposta sostitutiva è determinata sul valore normale o catastale del bene assegnato.

L’assegnazione agevolata rappresenta una soluzione interessante per ridurre il carico fiscale delle società e ottimizzare la gestione del patrimonio immobiliare. Tuttavia, è fondamentale rispettare le scadenze e valutare con attenzione gli effetti fiscali, soprattutto per i soci.

Chiedi informazioni

Condividi :

fisco e contabilità

29 Mar 2025

Dal 2030 cambia tutto per le operazioni intra-UE: addio agli elenchi Intra, arriva il Drr

fisco e contabilità

26 Mar 2025

Criptoattività: plusvalenze tassate solo oltre i 2.000 euro. Cambia l’interpretazione

fisco e contabilità

23 Mar 2025

Crediti d’imposta 4.0: come gestirli in modo contabile efficace e conforme

CERCA