Il quadro normativo relativo alle assunzioni agevolate per giovani under 30 si fonda principalmente sugli articoli di legge n. 205/2017 e n. 160/2019. Queste disposizioni permettono agli enti privati di beneficiare di esoneri contributivi per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani. Le agevolazioni, dettagliate nelle circolari dell’INPS, offrono una riduzione del 50% dei contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro annui per un periodo massimo di 36 mesi.
Nonostante le agevolazioni si avvalgano di risorse statali, esse non configurano aiuti di Stato nel senso dell’art. 107 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Sono quindi applicabili a tutti i datori di lavoro privati indipendentemente dal settore economico o dalla localizzazione geografica delle unità produttive.
I beneficiari includono una vasta gamma di enti privati, inclusi imprenditori individuali e società private, sia a partecipazione pubblica che privata. Tuttavia, sono esclusi gli enti pubblici, le amministrazioni statali, le istituzioni educative statali, le regioni, e altre entità amministrative.
L’esonero è riservato ai giovani che alla data della prima assunzione non hanno compiuto il 30° anno di età e che non risultino essere stati precedentemente occupati a tempo indeterminato presso lo stesso o diverso datore di lavoro. L’INPS, tramite apposite utility, verifica l’assenza di precedenti rapporti a tempo indeterminato.
Per garantire la corretta applicazione delle agevolazioni, è fondamentale che i datori di lavoro utilizzino gli strumenti forniti dall’INPS per accertare l’assenza di precedenti impieghi a tempo indeterminato dei potenziali beneficiari.