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Auto aziendali: più tasse per benzina e diesel dal 2025

 

La nuova legge di bilancio italiana prevede un incremento della tassazione per le auto aziendali alimentate a diesel e benzina, favorendo invece le vetture elettriche e ibride plug-in. Questa misura si inserisce all’interno di una politica di riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD), come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Le auto aziendali, concesse in uso promiscuo al dipendente, attualmente sono tassate in base alle emissioni di CO2, con aliquote variabili a seconda del livello di emissione. Per le auto a benzina e diesel, la tassazione varia dal 30% al 60% del valore dell’auto, determinato in base alla percorrenza chilometrica e alle tabelle ACI. Le auto con emissioni nocive tra 60 e 160 g/km CO2 vedono una tassazione del 30%, che sale al 50% per emissioni fino a 190 g/km e al 60% per emissioni superiori.

Con l’entrata in vigore delle nuove norme dal 1° gennaio 2025, la tassazione per tutte le auto a benzina e diesel salirà al 50%, indipendentemente dalle emissioni. Per esempio, un’auto con un fringe benefit di circa 2.416,5 euro vedrà un aumento fino a oltre 4.000 euro, con un incremento del 66%.

Al contrario, per le auto elettriche e ibride plug-in, il governo ha introdotto agevolazioni significative. La tassazione per le vetture elettriche sarà ridotta al 10%, mentre per le plug-in al 20%, con la possibilità di beneficiare anche delle esenzioni fiscali previste per i fringe benefit inferiori a 1.000 o 2.000 euro. Un’auto full electric, che attualmente costa 1.954,5 euro, vedrà il fringe benefit scendere a 781,8 euro, con un risparmio di oltre 1.100 euro​​.

Questa misura mira a incentivare l’uso di auto meno inquinanti, favorendo la transizione verso una mobilità più sostenibile.

 

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