Bando Ri.circo.lo. C&D: opportunità strategica per PMI lombarde nella filiera dell’edilizia circolare

La Regione Lombardia ha annunciato l’attivazione imminente del bando Ri.circo.lo. C&D, un’iniziativa con una dotazione di 10 milioni di euro destinata alle piccole e medie imprese che operano nella filiera della costruzione, demolizione e bonifica di siti contaminati. L’obiettivo è favorire progetti innovativi di economia circolare e simbiosi industriale, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando i materiali di scarto in ottica di sostenibilità e competitività.

Chi può partecipare e perché è una scelta strategica

Il bando si rivolge a PMI e start-up, comprese quelle innovative, che abbiano almeno una sede operativa attiva in Lombardia. La partecipazione può avvenire in forma singola o aggregata, con la possibilità di includere anche soggetti non PMI (senza però accesso ai contributi).

Perché è strategico? Perché consente alle imprese di integrare soluzioni avanzate nella propria catena produttiva, generando un vantaggio competitivo sia in termini di costi (grazie al riutilizzo di materiali) sia di posizionamento di mercato, sempre più orientato alla sostenibilità ESG.

Progetti ammissibili: concretezza e impatto misurabile

Gli interventi finanziabili sono tutti orientati al miglioramento delle linee produttive o alla trasformazione dei flussi di scarto in risorse. Alcuni esempi pratici:

Esempio 1: Un’impresa che produce prefabbricati in calcestruzzo può modificare la propria linea per integrare scarti di produzione di un’azienda limitrofa di lavorazione lapidea, riducendo l’impiego di materie prime vergini. Questo configura una classica sinergia da “simbiosi industriale”, sostenuta dal bando.

Esempio 2: Una PMI attiva nella demolizione edilizia può avviare un progetto di raccolta selettiva dei rifiuti da demolizione (calcestruzzo, legno, metalli) e trattarli per ottenere nuovi materiali da impiegare nel settore edilizio come “end of waste”, allungando il ciclo di vita dei materiali.

Contributi a fondo perduto: percentuali e limiti

Il contributo massimo per progetto è pari a 1.500.000 euro, con percentuali variabili in funzione della dimensione aziendale e del regime prescelto:

  • 60% per piccole imprese e 50% per medie, nel regime de minimis o ex art. 47 Regolamento GBER

  • 20% per piccole e 10% per medie imprese nel regime ex art. 17 Regolamento GBER

Le spese ammissibili includono macchinari, impianti, hardware, software, brevetti, certificazioni, opere murarie e progettazione. L’investimento minimo richiesto è di 50.000 euro.

Quando e come presentare domanda

Il bando è in fase di attivazione. Le domande saranno selezionate con procedura valutativa a graduatoria, secondo criteri che privilegeranno l’innovazione, l’impatto ambientale e la replicabilità.

Partecipare con successo a questo tipo di bandi richiede una visione trasversale: tecnica, normativa e strategica. Beneggi e Associati integra competenze multidisciplinari per guidare le imprese dalla scelta del regime di aiuto più adatto, alla redazione del progetto e alla rendicontazione, evitando insidie e massimizzando i benefici. È questo l’approccio del nostro Studio: affiancare l’impresa in scelte ad alto impatto competitivo e sostenibile.

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