L’agevolazione si sostanzia nella concessione, da parte di banche o intermediari, di finanziamenti (che possono anche essere assistiti da garanzia) alle micro, piccole e medie imprese, nonché di un contributo del Mise, rapportato agli interessi sui medesimi finanziamenti. In particolare, la misura è volta a sostenere gli investimenti, sia in proprietà che in leasing, di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Risultano finanziabili i soli acquisti di beni nuovi con esclusione di quelli usati o rigenerati, nonché delle spese riferibili a immobilizzazioni in corso ed acconti.
Da un lato, le imprese che vantano domande in sospeso e che hanno la priorità sui nuovi fondi, dall’altro le imprese che vorranno prenotarsi per accedere al contributo e che, per essere premiate, dovranno battere sul tempo gli altri soggetti interessati.
Alla riapertura dello sportello, le Pmi dovranno presentare alla banca o all’intermediario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Sarà poi la banca/intermediario a verificare la regolarità formale e la completezza della documentazione ricevuta, nonché la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa ed a trasmettere al ministero la richiesta di prenotazione delle risorse.
Particolare attenzione dovrà essere posta anche al timing dell’investimento in quanto, come precisato in passato dal ministero, al momento della presentazione della domanda di accesso al contributo, i beni non devono risultare già ordinati. Restano pertanto esclusi quei soggetti che, al fine di beneficiare nel 2018 delle agevolazioni super o iper-ammortamento, abbiano già effettuato la conferma di ordine entro lo scorso 31 dicembre.
Un ultimo aspetto concerne il regime di cumulabilità con gli altri incentivi, alla luce anche delle novità introdotte dalla legge di Bilancio. Appare pacifica la cumulabilità tra Sabatini e iper-ammortamento (prorogato, seppur con alcune modifiche, anche per il 2019). Non dovrebbero sussistere dubbi circa la cumulabilità tra Sabatini e nuova mini Ires (aliquota ridotta al 15% per investimenti in nuovi beni e personale), non qualificandosi quest’ultima né come aiuto di stato né come aiuto de minimis.
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