La riforma approvata con il Decreto Legislativo 110/2024 non ha modificato le regole fondamentali riguardanti la possibilità di rateizzare i debiti con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (Ader). In particolare, permangono cause ostative legate alle segnalazioni effettuate ai sensi dell’articolo 48-bis del DPR 602/1973, che possono impedire la concessione di dilazioni di pagamento ai contribuenti con debiti in sospeso verso la pubblica amministrazione.
Secondo la normativa vigente, le somme oggetto di verifica da parte dell’ente pubblico, ai sensi dell’articolo 48-bis, non possono essere rateizzate. L’articolo 48-bis prevede che le pubbliche amministrazioni, prima di effettuare pagamenti superiori a 5.000 euro, debbano verificare tramite il sistema informativo dell’Ader se il beneficiario è moroso nei confronti dell’agente della riscossione per importi almeno pari a tale cifra. In caso di riscontro positivo, l’ente deve sospendere il pagamento delle somme fino a concorrenza del debito rilevato, permettendo all’Ader di notificare un pignoramento presso terzi entro 60 giorni.
Il procedimento inizia con il pagamento di somme dovute dalla pubblica amministrazione, che possono derivare da appalti, forniture o sentenze definitive. Se l’Ader, entro cinque giorni dalla segnalazione, conferma la morosità del destinatario, il pagamento viene bloccato per un periodo massimo di 60 giorni. Durante questo periodo, l’Ader può notificare un pignoramento; in caso contrario, l’ente pubblico può procedere con il pagamento.
Le cause ostative alla rateazione si verificano già al momento in cui l’ente pubblico invia la segnalazione all’Ader. Questo implica che, se un contribuente con debiti verso l’Ader è in attesa di ricevere pagamenti da una pubblica amministrazione, deve anticipare la richiesta di rateazione prima che venga avviata la procedura di pagamento. Se la dilazione è già in corso al momento della segnalazione, il blocco del pagamento non avrà effetto.
Per i creditori delle pubbliche amministrazioni che hanno debiti in sospeso con l’Ader, è essenziale presentare tempestivamente la domanda di rateazione, evitando così il blocco dei pagamenti dovuti dall’ente pubblico. Il mancato rispetto di queste tempistiche potrebbe compromettere l’accesso alla rateazione e determinare un’azione di pignoramento da parte dell’Ader.