Bonus donne 2025: incentivi contributivi per l’assunzione stabile secondo il decreto Coesione

Dal 16 maggio 2025 è operativo l’esonero contributivo per i datori di lavoro che assumono donne rientranti in specifiche categorie svantaggiate, secondo quanto stabilito dall’articolo 23 del decreto-legge 60/2024 e disciplinato dalla circolare INPS 91/2025. La misura si inserisce nel quadro degli obiettivi del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021–2027 e offre un vantaggio economico significativo a fronte di un impegno strategico in termini di politiche occupazionali e compliance amministrativa.

A chi spetta il bonus

Il beneficio si applica ai datori di lavoro privati (imprenditori e non, inclusi i soggetti agricoli) che procedono all’assunzione a tempo indeterminato di:

  • donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti;
  • donne senza lavoro da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna);
  • donne occupate in settori o professioni con elevato tasso di disparità di genere, individuati dal DM 3217/2024 (valido per il 2025).

L’esonero non si applica a rapporti di lavoro a tempo determinato, lavoro domestico o apprendistato, ma è valido anche per le assunzioni tramite cooperative di lavoro (L. 142/2001).

Misura e durata dell’incentivo

L’agevolazione consiste nell’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail), nel limite massimo di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice assunta. La durata varia in funzione della categoria:

  • 24 mesi per donne disoccupate da oltre 24 mesi ovunque residenti;
  • 24 mesi per donne disoccupate da oltre 6 mesi residenti nel Mezzogiorno;
  • 12 mesi per donne occupate in settori con forte disparità di genere.

In caso di part-time, l’importo massimo è proporzionalmente ridotto. L’agevolazione è compatibile con la maxideduzione (art. 4 Dlgs 216/2023) e con l’esonero per i datori certificati in parità di genere, ma non cumulabile con altri esoneri contributivi.

Requisiti e procedura

L’assunzione deve generare un incremento occupazionale netto rispetto alla media degli occupati nei 12 mesi precedenti. Il datore deve:

  1. presentare istanza tramite il “Portale delle agevolazioni” INPS;
  2. attendere esito positivo e riserva di risorse;
  3. perfezionare l’assunzione con invio della comunicazione obbligatoria Unilav entro 10 giorni.

Ulteriori condizioni includono la regolarità contributiva (Durc), il rispetto delle norme in materia di sicurezza e il rispetto dell’art. 31 del Dlgs 150/2015.

Esempio pratico

Un’azienda con sede a Bari assume il 3 giugno 2025 una donna disoccupata da oltre sei mesi, residente in Puglia. Il rapporto è a tempo pieno e indeterminato. Presentata l’istanza all’INPS, ricevuto l’ok, il datore di lavoro può godere dell’esonero fino a un massimo di €650 al mese per 24 mesi, per un totale potenziale di €15.600.

Implicazioni strategiche

L’agevolazione è un potente strumento di politica attiva del lavoro, ma va pianificata con metodo:

  • verifica preliminare della sussistenza dei requisiti;
  • calcolo dell’incidenza economica effettiva;
  • allineamento tra assetti giuridici e formalizzazione contrattuale;
  • gestione corretta della documentazione per l’eventuale controllo INPS o Ispettorato.

Lo Studio Beneggi e Associati assiste le imprese nella gestione integrata delle agevolazioni, con approccio multidisciplinare che coniuga consulenza del lavoro, normativa agevolativa e strategia d’impresa.

 

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