Il bonus natalizio, istituito per l’anno 2024, rappresenta un’aggiunta alla tredicesima mensilità per i lavoratori dipendenti, offrendo un’integrazione economica come anticipazione di un futuro regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime e gli straordinari. Introdotto dal Decreto Omnibus e specificato nella Circolare AGE 19/E del 10 ottobre 2024, il bonus è stato pensato per sostenere il reddito dei lavoratori durante le festività natalizie.
L’articolo 2-bis del D.L. 9 agosto 2024, n. 113, ha previsto l’erogazione di questo bonus di 100 euro lordi per i lavoratori dipendenti, con alcune condizioni di accesso. La somma verrà corrisposta insieme alla tredicesima, senza incidere sul reddito imponibile ai fini IRPEF, né essere soggetta a contribuzione previdenziale, offrendo così un vantaggio netto in busta paga per i dipendenti aventi diritto.
Per ottenere il bonus, i lavoratori devono soddisfare una serie di requisiti sia soggettivi che reddituali:
L’erogazione del bonus richiede una richiesta scritta da parte del lavoratore, che deve presentarla al proprio datore di lavoro. È consentito inviare la richiesta anche tramite PEC. La richiesta deve contenere:
In assenza di richiesta, il bonus può comunque essere richiesto dal lavoratore nella dichiarazione dei redditi 2025. Il bonus verrà erogato insieme alla tredicesima, con compensazione fiscale per il datore di lavoro. Le somme erogate saranno recuperate dal datore tramite compensazione a partire dal giorno successivo all’erogazione.
Secondo il Decreto Omnibus, il bonus natalizio si configura come una “misura ponte” in vista di un futuro regime di imposta sostitutiva sulle tredicesime e sugli straordinari. Attualmente, però, il percorso normativo per questo regime sostitutivo è ancora in fase di definizione, e il bonus natalizio offre solo un parziale vantaggio fiscale.
È interessante notare che, sebbene il bonus aumenti il netto in busta paga per i dipendenti, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto la sterilizzazione dell’esonero contributivo sui ratei di tredicesima per il 2024. Questa misura, applicata nei mesi precedenti, ha avuto l’effetto contrario rispetto all’intenzione di aumentare il netto in busta paga, portando alcuni esperti a mettere in discussione la coerenza delle politiche fiscali recenti.
Tabella riepilogativa
Requisito | Dettaglio | Importo | Benefici |
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Importo Bonus | 100 euro lordi, esenti da IRPEF e contributi previdenziali | 100 euro | Incremento netto in busta paga |
Tipologia di Contratto | Solo lavoratori dipendenti (esclusi collaboratori) | N/A | Accesso per contratto subordinato |
Reddito di Riferimento | Reddito complessivo max 28.000 euro | N/A | Condizione essenziale per percepire il bonus |
Situazione Familiare | Coniuge e figli a carico, oppure nucleo monogenitoriale | N/A | Valido anche per genitori single con figli |
Richiesta del Bonus | Richiesta scritta o via PEC, con indicazione dei familiari a carico | N/A | Accesso tramite richiesta formale |
Compensazione per il datore | Credito fiscale compensato dopo l’erogazione del bonus | N/A | Recupero del bonus per il datore tramite F24 |