La prossima settimana segna un momento cruciale per il settore della ricerca e dello sviluppo in Italia con l’avvio delle candidature per l’albo dei certificatori del credito d’imposta, un’iniziativa fortemente attesa che promette di rivoluzionare il modo in cui le imprese accedono alle agevolazioni fiscali per investimenti in innovazione. Dopo un periodo di attesa durato oltre un anno, la piattaforma online gestita dal ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) diventerà finalmente accessibile, con una data di apertura prevista per il 21 febbraio.
Pre-iscrizione e iter burocratico
Il mimit ha optato per lanciare inizialmente una fase di pre-iscrizione, in attesa della pubblicazione del decreto direttoriale che stabilirà le modalità tecniche per formalizzare definitivamente l’iscrizione all’albo. Questa scelta strategica, sebbene miri a velocizzare il processo, introduce una fase di incertezza che potrebbe complicare il percorso per i professionisti interessati.
Il ruolo cruciale della certificazione
La certificazione, prevista dal decreto semplificazioni dell’estate 2022, mira a garantire la legittimità dei progetti di ricerca e sviluppo, permettendo alle imprese di qualificarsi per il credito d’imposta. Questo meccanismo si propone come uno scudo contro le contestazioni del fisco, che in passato hanno portato a conseguenze significative per le aziende coinvolte.
Verso un sistema “win-win”
L’introduzione dell’albo dei certificatori e il futuro scambio di informazioni tra il mimit e l’amministrazione finanziaria rappresentano passi avanti verso un sistema equilibrato che beneficia sia le imprese che operano in buona fede, sia l’efficienza della vigilanza fiscale. L’obiettivo è creare un ambiente in cui la corretta applicazione delle agevolazioni fiscali sia facilmente verificabile, riducendo il rischio di frodi.
Attesa per le linee guida
Un altro aspetto fondamentale per il successo di questo sistema è la pubblicazione delle linee guida, attualmente in fase di elaborazione. Queste linee guida delineeranno il quadro operativo entro cui imprese e certificatori potranno muoversi, garantendo chiarezza e trasparenza nel processo di certificazione.
Sebbene il percorso verso la piena operatività dell’albo presenti ancora delle sfide, l’orientamento generale è verso la creazione di un sistema vantaggioso per tutti gli attori coinvolti. Le imprese, in particolare, potranno beneficiare di un meccanismo più trasparente e sicuro per l’accesso alle agevolazioni fiscali, un fattore chiave per stimolare ulteriormente gli investimenti in ricerca e sviluppo nel Paese.