Collaborazione preventiva e certificazione del rischio fiscale: la rivoluzione nei controlli fiscali

 

La cooperazione fiscale e sta portando una rivoluzione nei controlli fiscali. Con l’introduzione del Concordato Preventivo Biennale per le PMI e i lavoratori autonomi, insieme all’espansione dell’ambito di applicazione del regime di adempimento collaborativo, si sta passando da una logica di controlli “ex-post” a una di collaborazione preventiva con l’amministrazione fiscale.

 

Il decreto legislativo sul Concordato Preventivo Biennale è attualmente in fase di approvazione definitiva e dovrebbe essere discusso in Consiglio dei Ministri prossimamente. La bozza iniziale è stata approvata in via preliminare il 30 ottobre e ha successivamente passato la fase di revisione nelle commissioni per i pareri tecnici. Una volta ottenuta l’approvazione definitiva, il decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Il Concordato Preventivo Biennale prevede una procedura articolata in tre fasi:

1. Comunicazione delle informazioni necessarie all’Agenzia delle Entrate per elaborare la proposta relativa al biennio 2023, da effettuarsi in via telematica.

2. Ricevimento ed analisi della proposta concordataria da parte dell’Agenzia delle Entrate.

3. Eventuale adesione da parte del contribuente.

 

Il CPB si basa su uno scambio di informazioni tra il Fisco e il contribuente. Se il contribuente accetta i redditi e il valore della produzione netto calcolati dall’amministrazione finanziaria, in cambio riceverà un trattamento premiale. Questa procedura è destinata ai contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo residenti in Italia.

 

Il decreto disciplina anche le procedure informatiche a supporto del Concordato Preventivo Biennale e stabilisce che il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Tuttavia, è importante notare che a partire dal 2024, i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi saranno anticipati di due mesi, dal 30 novembre al 30 settembre.

 

I contribuenti che possono accedere al CPB sono quelli interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) e che soddisfano determinati requisiti, come un punteggio di affidabilità fiscale di almeno 8 e l’assenza di debiti tributari superiori a 5.000 euro, tra altri.

 

Durante i periodi d’imposta oggetto del Concordato Preventivo Biennale, i contribuenti saranno tenuti agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi e dovranno comunicare i dati tramite i modelli per l’applicazione degli ISA. Il decreto prevede inoltre termini più favorevoli per i versamenti relativi all’acconto e al saldo al 30 giugno per i soggetti che aderiscono al regime concordatario.

 

In questo nuovo scenario, commercialisti e avvocati sono le uniche professioni abilitate a rilasciare la certificazione del rischio fiscale. Questo significa che i professionisti saranno chiamati a svolgere un nuovo ruolo nella certificazione del rischio fiscale, diventando parte integrante del processo di collaborazione tra contribuenti e fisco. Questa trasformazione è destinata a influenzare profondamente il modo in cui vengono gestiti i controlli fiscali e rappresenta una svolta significativa nella relazione tra le imprese e l’amministrazione fiscale.

 

Calendario 2024 concordato preventivo biennale

  • 30.04.2024 (15 marzo dal 2025) disponibili i programmi informativi ADE per le proposte di concordato
  • 21.07.2024 termine per invio dati da parte del contribuente per il concordato
  • 26.07.2024 comunicazione al commercialista della proposta di concordato
  • 31.07.2024 versamento saldo IRFEF 2023 e acconto 2024 per soggetti ISA

 

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