Il Collegato Lavoro 2025 introduce rilevanti modifiche alla disciplina della somministrazione di lavoro a tempo determinato, ampliando le possibilità di utilizzo e semplificando alcune norme per specifiche categorie di lavoratori. Le novità, introdotte con l’art. 10 della Legge 203/2024, mirano a rendere più flessibile il mercato del lavoro mantenendo un equilibrio tra le esigenze aziendali e la tutela dei lavoratori.
Estensione del Perimetro per la Somministrazione a Tempo Determinato
Con le modifiche all’art. 31 del Dlgs 81/2015:
- Esclusioni dal computo delle percentuali: Vengono escluse dal calcolo delle percentuali massime di contratti a termine e somministrati alcune ipotesi specifiche, come:
- Avvio di nuove attività.
- Contratti di imprese start-up innovative.
- Attività stagionali.
- Sostituzione di lavoratori assenti.
- Lavoratori over 50.
- Somministrazione da agenzie a tempo indeterminato: I contratti somministrati a tempo determinato ma con lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie non rientrano nel calcolo delle percentuali.
Queste modifiche uniformano la disciplina, eliminando alcune disparità precedenti.
Disciplina Semplificata per Lavoratori Svantaggiati
L’art. 34 del Dlgs 81/2015 è stato rivisto per incentivare l’assunzione di:
- Disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali per almeno sei mesi.
- Lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati.
Per queste categorie non si applicano le causali ordinarie dei contratti a termine, consentendo:
- Rinnovi oltre i 12 mesi.
- Assunzioni flessibili senza vincoli di stop and go o percentuali massime.
Superamento del Regime Transitorio
Il regime transitorio, introdotto per favorire la ripresa post-pandemica, è stato eliminato per evitare abusi nel ricorso a missioni a tempo determinato di durata superiore a 24 mesi.
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