Colonnine di ricarica, bonus per imprese e professionisti

 

Via all’erogazione dei 90 milioni di euro previsti dalla legge 104/2020 per chi installa infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

 

Beneficiari: le persone fisiche nell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni e i soggetti Ires. Devono avere i requisiti richiesti sia alla data di presentazione della domanda sia alla data di erogazione del contributo.

 

Il bonus è in conto capitale e ha un massimo pari al 40% delle spese ammesse. Ogni soggetto può presentare una sola domanda.

 

Le imprese devono:

  • avere sede in Italia;
  • risultare attive e iscritte al Registro imprese, con iscrizione Inps e Inail e Durc regolare;
  • essere in regola col Fisco;
  • non devono aver richiesto ulteriore contributo pubblico per le spese oggetto del Dm.

Non possono presentare istanze le imprese in difficoltà o sottoposte a procedure concorsuali o equivalenti e quelle sottoposte a sanzioni interdittive o non in regola con la restituzione di somme dovute per revoca di agevolazioni (comprese quelle che hanno già superato i massimali del regolamento de minimis).

 

I professionisti, invece, devono:

  • essere in regola con adempimenti fiscali, versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali ed eventuali restituzioni di somme dovute per revoca di agevolazioni;
  • avere volume d’affari (da ultima dichiarazione Iva, rigo VE50) non inferiore al valore dell’impianto.
  • I forfettari possono fare richiesta per un valore dell’infrastruttura non superiore a 20.000 euro.

Non sono ammessi i professionisti che abbiano chiesto o ricevuto ulteriori aiuti pubblici per colonnine e quelli non in regola con rimborsi di aiuti richiesti e verificati illegali o incompatibili dalla Commissione Ue.

 

Le spese che danno diritto al contributo vanno sostenute dopo l’entrata in vigore del Dm. Si considerano gli importi al netto di Iva, per:

  • acquisto e messa in opera di infrastruttura di ricarica;
  • costi per la connessione alla rete elettrica e di connessione per un massimale del 10%;
  • i costi progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite del 10%.

Sono escluse le spese per tributi, consulenze, terreni, immobili, servizi diversi e autorizzazioni.

 

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