Competenza digitale e coesione sociale: come gli enti del Terzo settore possono valorizzare i fondi “Punti digitale facile”

Con 5 milioni di euro stanziati dal Fondo per la Repubblica Digitale, il nuovo bando “Dritti al Punto” si inserisce in una strategia nazionale che ambisce a ridurre il divario digitale e rafforzare l’inclusione sociale. Scadenza imminente: ore 11:00 di venerdì 30 maggio 2025. Il contesto non è solo tecnico o normativo: è strategico, e chi sa coglierlo oggi, domani sarà in posizione di vantaggio.

Beneggi e Associati interpreta questi strumenti come leve per rafforzare il posizionamento degli enti non profit, valorizzando il loro ruolo nelle politiche pubbliche digitali.

Un’occasione concreta per gli ETS

Il bando si rivolge esclusivamente a soggetti del Terzo settore e senza scopo di lucro, anche in partenariato con enti profit. I progetti dovranno attivare corsi formativi nei “Punti Digitale Facile” – spazi previsti dal PNRR per portare l’alfabetizzazione digitale in ogni angolo del Paese. Le attività dovranno concludersi entro maggio 2026 e coprire almeno 200 ore di formazione per ciascun progetto.

Due esempi pratici

Esempio 1 – Cooperativa sociale in Lombardia

Una cooperativa sociale attiva a Monza, con esperienza in corsi per l’inclusione digitale degli over 65, partecipa come soggetto attuatore. Con il supporto strategico di Beneggi e Associati, struttura un progetto formativo su tre Punti Digitale Facile, articolato in moduli da 3 ore ciascuno su sicurezza online e gestione dei servizi digitali pubblici. Budget approvato: 240.000 euro.

Esempio 2 – Fondazione culturale in partnership

Una fondazione operante in Emilia-Romagna sottoscrive un contratto con un ente attuatore regionale e diventa soggetto realizzatore. Gestisce direttamente un Punto Digitale Facile in zona periferica e propone 210 ore di formazione su creazione contenuti e comunicazione digitale. Progetto co-finanziato da sponsor tech. Obiettivo: raggiungere 600 cittadini entro aprile 2026.

Contenuti richiesti e ambiti formativi

Ogni proposta deve ispirarsi al quadro europeo DigComp 2.2, con focus su:

  • alfabetizzazione su dati e informazioni

  • sicurezza informatica

  • creazione contenuti (anche con AI)

  • collaborazione e comunicazione digitale

Criteri per partecipare

  • Soggetti ammissibili: ETS e soggetti senza scopo di lucro (anche in rete)

  • Ruolo possibile: attuatori/sub-attuatori o realizzatori in convenzione

  • Requisiti minimi: almeno 200 ore di formazione e gestione di 1 Punto Digitale Facile

  • Finanziamento: tra 150.000 e 500.000 euro per progetto

Perché agire ora

La finestra è breve ma strategica. L’investimento pubblico in alfabetizzazione digitale non è solo una voce di bilancio: è un cambiamento sistemico. E chi oggi struttura un progetto solido, domani potrà far valere la propria capacità operativa in ulteriori bandi territoriali, regionali o PNRR. La proposta deve essere tecnicamente impeccabile, ma soprattutto coerente con le esigenze reali del territorio.

Il valore aggiunto di Beneggi e Associati

Lo Studio accompagna fondazioni, cooperative, associazioni e reti territoriali nell’elaborazione di progetti compatibili con gli standard europei, sostenibili nel tempo e capaci di generare impatto misurabile. La nostra competenza integra aspetti fiscali, societari e strategici per garantire accesso efficace alle risorse disponibili e strutturazione progettuale conforme, competitiva e solida.

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