Il legislatore ha introdotto anche per il 2025 la possibilità di accedere al cosiddetto “ravvedimento speciale” per le annualità 2019-2023. Questa opzione è riservata ai soggetti che:
- hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa),
- hanno aderito al concordato preventivo biennale (Cpb) per il biennio d’imposta 2025-2026.
Che cos’è il ravvedimento speciale
Si tratta di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’Irap. Questa misura è disciplinata dall’articolo 12-ter del decreto-legge 84/2025 e riprende la struttura già vista nel Dl 113/2024 (per il quinquennio 2018-2022).
Modalità di versamento
Il contribuente può scegliere fra:
- Unica soluzione: dal 1° gennaio al 15 marzo 2026.
- Rateizzazione: massimo 10 rate mensili, maggiorate con interessi al tasso legale a partire dal 15 marzo 2026. Il ravvedimento si perfeziona solo con il pagamento di tutte le rate.
Codici tributo
Al momento non sono stati pubblicati i nuovi codici tributo. Potrebbero essere riutilizzati quelli della risoluzione 50/E del 17 ottobre 2024, ma servirà una nuova risoluzione per aggiornarli al Dl 84/2025.
Valutazione di convenienza
Le software house che sviluppano gestionali fiscali hanno già predisposto strumenti per:
- Verificare l’applicazione degli Isa in ogni anno;
- Analizzare il reddito dichiarato, il punteggio Isa e calcolare l’imposta sostitutiva;
- Generare le deleghe F24 per il versamento.
Ruolo delle software house
Alcune case produttrici hanno già rilasciato le funzionalità per gestire:
- La valutazione di convenienza;
- Il calcolo delle imposte sostitutive;
- La predisposizione dei modelli F24.
AssoSoftware continuerà a supportare le aziende associate, interfacciandosi con l’Agenzia delle Entrate per chiarire eventuali dubbi interpretativi e normativi.
Conclusioni
Il ravvedimento speciale è uno strumento vantaggioso per i contribuenti che hanno aderito al Cpb, offrendo una via agevolata per regolarizzare le posizioni pregresse. I termini sono stringenti: chi sceglie la rata unica ha tempo fino al 15 marzo 2026. Per chi opta per la rateizzazione, attenzione al rispetto delle scadenze per evitare la perdita del beneficio.
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