Il concordato preventivo biennale (Cpb) è uno strumento introdotto per favorire la certezza fiscale e ridurre il contenzioso, consentendo ai contribuenti di concordare preventivamente il reddito imponibile per due anni. Dopo l’avvio del Cpb per il biennio 2024-2025, molti si chiedono quale sarà il reddito di riferimento per la proposta relativa al biennio 2026-2027.
La domanda più frequente: reddito effettivo o concordato?
Il dubbio riguarda se il nuovo concordato debba basarsi sul reddito effettivo del 2025 o su quello concordato nel precedente biennio. La risposta è chiara: il reddito di riferimento sarà quello effettivo, senza considerare quanto stabilito nel Cpb 2024-2025.
Normativa di riferimento: Dl 13/2024 e decreto attuativo
Il Dl 13/2024 disciplina il concordato preventivo biennale e prevede che la proposta per il biennio successivo venga elaborata:
- sulla base dei dati dichiarati dal contribuente;
- nel rispetto della capacità contributiva;
- considerando il punteggio derivante dal modello ISA 2026 per il periodo d’imposta 2025.
Il decreto attuativo, emanato ai sensi dell’articolo 9, comma 1, del Dlgs 13/2024, definirà le modalità di calcolo, ma il principio è già fissato: il reddito di riferimento sarà quello fiscale effettivo del 2025.
Perché non si considera il reddito concordato nel biennio precedente
Il concordato preventivo non crea un vincolo permanente sul reddito imponibile. Ogni proposta è autonoma e si basa su dati reali e aggiornati, per garantire equità e rispetto della capacità contributiva. Pertanto, il reddito concordato per il biennio 2024-2025 non influisce sulla determinazione della base per il 2026-2027.
Implicazioni pratiche per i contribuenti
Chi ha aderito al Cpb 2024-2025 potrà accedere anche alla proposta per il biennio successivo, ma dovrà considerare che:
- il calcolo si baserà sul reddito effettivo 2025;
- il punteggio ISA sarà determinante per la proposta;
- eventuali scostamenti tra reddito concordato e reddito effettivo non influiranno sulla nuova base.
Aggiornamenti normativi e prassi recenti
Il concordato preventivo è stato introdotto dal Dl 13/2024 e rappresenta una novità significativa nel sistema fiscale italiano. Le modalità operative sono state definite dai provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate nel 2024, e ulteriori chiarimenti sono attesi con il decreto attuativo per il biennio 2026-2027.
Se vuoi aderire al concordato preventivo per il biennio 2026-2027, verifica il tuo reddito effettivo 2025 e il punteggio ISA: sono i fattori chiave per la proposta. Consulta il tuo consulente fiscale per prepararti in anticipo.
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