Concordato preventivo biennale 2025-2026: con i nuovi tetti più vantaggi nel secondo anno

L’aggiornamento del software “Il tuo Isa 2025 Cpb” alla versione 1.0.1, avvenuto l’11 giugno 2025, apre ufficialmente la stagione operativa per il nuovo concordato preventivo biennale (Cpb) 2025-2026. La novità normativa più rilevante è l’introduzione di limiti percentuali alla proposta di reddito concordato, previsti dal Dlgs 81/2025, destinati ad avere un impatto concreto, soprattutto sul secondo anno dell’accordo.

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 giugno, riformula i parametri applicabili ai contribuenti con elevato punteggio Isa. Il primo anno (2025) beneficia di un abbattimento automatico del 50% sull’imponibile concordato, mentre il secondo anno (2026) viene ricalibrato in base a soglie massime di incremento rispetto al reddito dichiarato nel 2024.

Nuove soglie e calcolo del secondo anno

L’articolo 14 del Dlgs 81/2025 stabilisce che per i soggetti con punteggio Isa pari o superiore a 8, l’Agenzia delle Entrate può proporre un reddito concordato che superi quello del 2024 entro limiti ben definiti:

  • 10% se l’affidabilità fiscale è pari a 10;

  • 15% se l’affidabilità è compresa tra 9 e 10;

  • 25% se è superiore a 8 ma inferiore a 9.

Le stesse soglie si applicano anche per la proposta di concordato Irap. Tuttavia, queste limitazioni decadono se la proposta risulta comunque inferiore ai cosiddetti valori di riferimento settoriali – indicatori che riflettono una soglia minima reddituale calcolata sulla base delle medie dei settori economici.

Esempio pratico: risparmio reale con la nuova versione del software

Consideriamo il caso di un contribuente con punteggio Isa pari a 8,2 e reddito di riferimento 2024 pari a 119.694 euro. La prima elaborazione (versione 1.0.0) proponeva un imponibile per il 2026 di 170.078 euro. Con l’aggiornamento 1.0.1 e l’applicazione del nuovo tetto del 25%, il reddito proposto scende a 149.618 euro. Risultato: oltre 20.000 euro in meno di imponibile concordato.

Nel 2025, l’abbattimento automatico del 50% aveva già collocato l’imponibile sotto soglia. È dunque nel secondo anno che si percepisce concretamente l’effetto del decreto: il nuovo tetto ha consentito di comprimere la base imponibile, e di conseguenza, la pressione fiscale.

Gestione delle proposte già inviate

È fondamentale sottolineare che le accettazioni inviate con la precedente versione del software restano valide. Tuttavia, se la nuova proposta risulta più conveniente, il contribuente può:

  • revocare l’adesione precedente;

  • inviare una nuova accettazione sulla base della versione aggiornata del software.

Entrambe le azioni sono ammesse fino alla scadenza fissata dal Dlgs 81/2025: 30 settembre 2025.

Opportunità strategica per il contribuente

Il concordato preventivo biennale, nelle condizioni aggiornate dal decreto, si configura come uno strumento strategico per la pianificazione fiscale. Per i soggetti con Isa elevato, in particolare, offre:

  • maggiore prevedibilità nel calcolo del carico tributario;

  • possibilità concreta di riduzione dell’imponibile concordato;

  • vantaggio competitivo in termini di liquidità e programmazione finanziaria.

L’introduzione di limiti mirati nel secondo anno rappresenta una risposta calibrata alle esigenze di affidabilità fiscale e sostenibilità economica, evitando crescite eccessive imposte unilateralmente.

Per le imprese che vogliono muoversi con metodo, sfruttando appieno le leve normative disponibili, è essenziale disporre di un supporto tecnico e strategico in grado di anticipare i cambiamenti e di interpretare i dati in chiave evolutiva.

Interpretare il concordato non significa solo fare calcoli. Significa saper leggere il contesto, sfruttare ogni spazio normativo e costruire una posizione fiscale coerente con l’identità e gli obiettivi aziendali.

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