Concordato preventivo biennale 2025/2026: strategia, metodo e implicazioni operative per imprese e professionisti

Il concordato preventivo biennale (CPB) riparte con la nuova nota metodologica approvata dal MEF per il biennio 2025/2026. Si tratta di un’evoluzione nel rapporto Fisco-contribuente, con impatti rilevanti su pianificazione fiscale, gestione dei flussi e affidabilità nei confronti del sistema tributario. Chi applica gli Isa nel 2024 sarà il destinatario di una nuova proposta automatica dell’Agenzia, costruita su basi tecnico-statistiche e proiezioni macroeconomiche.

La base metodologica: una combinazione di dati reali e proiezioni

Il CPB per il nuovo biennio si fonda su cinque passaggi chiave:

  1. Analisi degli indicatori Isa 2024: la proposta parte dai dati dichiarati, massimizzando ricavi, valore aggiunto e reddito per addetto fino a un livello tendenzialmente equivalente a un voto 10. L’eliminazione di anomalie migliora ulteriormente il profilo fiscale del contribuente.

  2. Valutazione del reddito triennale: si applica un coefficiente correttivo basato sull’andamento economico individuale negli ultimi tre anni.

  3. Confronto con benchmark settoriali: se il reddito stimato risulta inferiore al reddito medio dei lavoratori dipendenti del settore, scatta un ulteriore riallineamento.

  4. Quantificazione della base Irap: per le società, il metodo si replica anche ai fini dell’Irap.

  5. Rivalutazione macroeconomica: i dati sono proiettati al 2025 e 2026 considerando una crescita stimata del PIL del 3,3% e 3,1% rispettivamente.

L’obiettivo implicito: graduale avvicinamento al voto Isa 10

Secondo l’articolo 7 del decreto, la proposta per il 2025 riflette solo per metà l’eventuale maggiore reddito stimato. Il raggiungimento del massimo grado di affidabilità avverrà in due fasi:

  • 50% del maggiore reddito nel 2025

  • 100% nel 2026

Chi aderisce alla proposta si impegna quindi in un percorso di regolarizzazione e trasparenza progressiva, premiato da minori controlli e rapporti più fluidi con l’Amministrazione finanziaria.

Due esempi concreti

  1. Studio professionale, Piemonte: nel 2024 ha un Isa pari a 7,5. La proposta dell’Agenzia per il biennio 2025/2026 prevede un incremento del reddito imponibile basato sul triennio precedente e proiezioni settoriali. Accettare consente di stabilizzare gli obblighi fiscali ed evitare l’incertezza derivante da possibili controlli selettivi.

  2. Impresa commerciale, Veneto: nel 2023-2024 ha avuto oscillazioni dovute a eventi straordinari (cessione ramo d’azienda). Grazie alla consulenza strategica e a un’analisi mirata dei dati Isa e del contesto, lo studio Beneggi ha permesso di documentare le anomalie e modulare l’adesione al CPB in modo vantaggioso.

Implicazioni operative: perché pianificare è strategico

Il CPB non è solo un calcolo fiscale, ma un’opportunità – se affrontato con metodo. Le aziende e i professionisti che accettano la proposta entrano in un regime di certezza fiscale per due anni, con possibilità di:

  • evitare accertamenti analitici;

  • migliorare la reputazione tributaria;

  • pianificare con anticipo cash flow e fiscalità.

Beneggi e Associati supporta i propri clienti nella lettura della proposta, nella simulazione delle alternative e nella scelta consapevole dell’adesione. Il CPB è uno strumento potente, ma serve una strategia lucida e competente per sfruttarne appieno le potenzialità.

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