Il concordato preventivo biennale (Cpb) rappresenta una misura strategica per i soggetti Isa che desiderano definire in modo agevolato la propria posizione fiscale, sanando le annualità pregresse. Con il termine di adesione fissato al 31 ottobre 2024 per il biennio 2024-2025, l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato una serie di 15 nuove FAQ per chiarire alcuni aspetti tecnici ancora poco chiari. Inoltre, per chi non riesce ad aderire entro il 31 ottobre, sarà possibile partecipare al Cpb per il successivo biennio 2025-2026.
Una delle novità principali riguarda la possibilità di aderire al Cpb anche per chi non presenta domanda per il biennio 2024-2025. Per questi soggetti, infatti, il Cpb rimane accessibile per le annualità 2025-2026, senza dover attendere il biennio 2026-2027. Tuttavia, è importante notare che chi aderisce nel 2024 potrà beneficiare di una sanatoria speciale sulle annualità 2018-2022, un’opportunità unica per regolarizzare la propria posizione in modo vantaggioso.
Tra i chiarimenti più rilevanti vi è l’indicazione che il passaggio di una Srl da un regime di trasparenza fiscale (ex articolo 116 del TUIR) a un regime ordinario – o viceversa – non costituisce causa di cessazione o di esclusione dal Cpb. Questo vale sia per i periodi d’imposta coperti dal concordato che per quelli precedenti. Allo stesso modo, il decesso di un socio non rappresenta una “modifica della compagine sociale” tale da impedire la prosecuzione del Cpb.
La FAQ n. 12 chiarisce che gli ulteriori componenti positivi dichiarati per aumentare il punteggio di affidabilità Isa 2023 devono essere inclusi nei righi P04 e P05 del modello Cpb. Questa indicazione è cruciale per chi intende migliorare il proprio posizionamento fiscale, poiché tali componenti possono contribuire a una proposta fiscale più vantaggiosa per il biennio 2024-2025, aumentando sia il reddito che il valore della produzione netta.
Un altro punto importante è contenuto nella FAQ n. 13, che chiarisce che le dichiarazioni integrative relative al periodo 2018-2022 non comportano la decadenza dal Cpb per il biennio 2024-2025, anche se portano a una riduzione del reddito o del valore della produzione netta. L’Agenzia ha ribadito che eventuali errori o omissioni sono rilevanti solo per il modello Isa 2024 (periodo di imposta 2023).
Infine, l’eventuale omessa presentazione della dichiarazione Irap non preclude l’accesso al Cpb, in quanto non rappresenta un elemento ostativo all’adesione per le annualità precedenti.
FAQ | Chiarimento | Dettaglio |
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12 | Componenti positivi Isa 2023 | Da indicare nei righi P04 e P05 del modello Cpb |
13 | Dichiarazioni integrative 2018-2022 | Non causano decadenza dal Cpb |
14 | Passaggio da trasparenza fiscale a regime ordinario | Non preclude la partecipazione al Cpb |
15 | Omessa dichiarazione Irap | Non blocca l’accesso al Cpb |