Contributi del 40% a fondo perduto per la partecipazione a fiere In Italia, stesso contributo per le imprese che realizzano progetti di internazionalizzazione nei paesi Ue e per quelle che patrimonializzano.
Il decreto amplia l’ambito di intervento permettendo che la struttura da gestire possa essere costituita da uffici, uno showroom, un magazzino, un negozio, un corner, centri di assistenza post vendita. Nel caso di imprese già presenti con una propria struttura nel mercato di riferimento, sono ammesse le spese relative al potenziamento delle strutture esistenti. Non sono in nessun caso consentiti la costituzione o il potenziamento di una rete di distribuzione.
Per quanto riguarda la misura a favore della patrimonializzazione, il decreto prevede che il finanziamento agevolato venga concesso a favore delle imprese esportatrici piccole, medie e a media capitalizzazione per il miglioramento e la salvaguardia della loro solidità patrimoniale, al fine di accrescerne la competitività sui mercati esteri.
Per potere accedere devono aver realizzato un fatturato estero la cui media sia pari ad almeno il 20 per cento del fatturato aziendale totale, o, in alternativa, che abbiano realizzato nell’ultimo esercizio precedente a quello di presentazione della domanda un fatturato estero pari almeno al 35% del fatturato aziendale totale.
Relativamente alla misura sulla partecipazione a fiere, il finanziamento agevolato a favore delle imprese permette ora la realizzazione di iniziative promozionali per la partecipazione a fiere e/o mostre sui mercati esteri, inclusi quelli di Stati membri dell’Unione europea.
Il Ministero fornisce una specifica in merito alla definizione di programmi di assistenza tecnica chiarendo che consistono nella formazione tecnica e nell’assistenza post vendita. Nel caso di formazione tecnica del personale le attività devono riguardare investimenti effettuati non più di dodici mesi prima della data di presentazione della domanda di intervento agevolativo, raddoppiando così lo specchio temporale della retroattività. Nell’ambito degli interventi di marketing e/o promozione del marchio italiano, il decreto amplia il finanziamento agevolato a manifestazioni fieristiche internazionali che si trovano in Italia. Per quanto riguarda invece gli interventi relativi allo sviluppo del commercio elettronico elimina la necessità che la piattaforma informatica propria o il market place prescelto debbano avere un dominio di primo livello nazionale registrato in un paese extra Ue.