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Contributo a fondo perduto per chi riduce il canone di locazione

 

Per il solo anno 2021 al locatore di un immobile adibito ad uso abitativo, che riduce l’importo del contratto di locazione, è riconosciuto un contributo a fondo perduto.

 

È richiesto che l’immobile sia situato in un comune ad alta tensione abitativa e costituisca l’abitazione principale del locatario.

 

L’elenco dei comuni considerati ad alta “tensione abitativa” dovrebbe essere quello indicato nella Delibera CIPE n. 87 del 13.11.2003 pubblicata sulla G.U. n. 40 del 18 febbraio 2004.

 

Il contributo spetta fino al 50 per cento della riduzione del canone, ed entro il limite massimo di 1.200 euro per ciascun locatore, nel limite delle risorse destinate.

 

Si fa riferimento al contributo a fondo perduto riconosciuto per l’anno 2021, al locatore di immobile ad uso abitativo, ubicato in un comune ad alta tensione abitativa, che costituisca l’abitazione principale del locatario, che riduce il canone del contratto di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020 (questa data non è riportata nella Legge di bilancio).

 

Ai fini del riconoscimento del contributo, il locatore comunica, in via telematica, all’Agenzia delle entrate la rinegoziazione del canone di locazione e ogni altra informazione utile ai fini dell’erogazione.

 

Ricordiamo che la norma stabilisce che “La registrazione dell’atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in essere è esente dalle imposte di registro e di bollo”.

 

A partire dal 1° settembre 2020 per comunicare la rinegoziazione del canone dovrà essere utilizzato esclusivamente il modello RLI “richiesta di registrazione e adempimenti successivi contratti di locazione e affitto di immobili”.

 

Un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, individuerà:

  • le modalità di attuazione e
  • la percentuale di riduzione del canone di locazione mediante riparto proporzionale in relazione alle domande presentate, ai fini del rispetto del limite di spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2021, nonché
  • le modalità di monitoraggio delle comunicazioni.

 

In base ai limiti indicati nel caso di riduzione del canone per l’intero anno 2021, è riconosciuto, ad ogni locatore, un contributo fino ad un massimo di 100 euro mensili per una riduzione del canone pari a 200 euro al mese. Tale contributo sarà esente da tassazione come qualsiasi contributo erogato in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

 

Il contributo a fondo perduto fino al 50%, previsto dalla legge di Bilancio 2021 a favore del locatore che riconosce una riduzione del canone all’inquilino di un immobile a uso abitativo situato in un comune ad alta tensione abitativa, spetta anche alle imprese, indipendentemente dalla forma giuridica.

 

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