L’applicazione del principio del costo ammortizzato, previsto dall’OIC 15, è fondamentale per una corretta gestione contabile dei crediti, specialmente in caso di dilazioni di pagamento successive alla rilevazione iniziale del credito. Analizziamo le modalità di iscrizione e le implicazioni operative, evidenziando i casi più rilevanti e le alternative contabili disponibili.
Principio del Costo Ammortizzato: Fondamenti
L’OIC 15 stabilisce che i crediti con scadenza superiore a 12 mesi, privi di interessi espliciti o con tassi inferiori a quelli di mercato, debbano essere valutati al costo ammortizzato. Questo approccio tiene conto del fattore temporale, confrontando il tasso d’interesse contrattuale con quello di mercato per rilevare eventuali differenze nel valore attualizzato del credito.
Gestione delle Dilazioni di Pagamento Successive
Quando la dilazione è concordata dopo la rilevazione iniziale, la valutazione contabile può seguire tre approcci principali:
Prima Soluzione: Riduzione dei Ricavi
La differenza tra il valore nominale del credito e il suo valore attualizzato viene imputata a una riduzione dei ricavi. Questo approccio considera che il credito avrebbe dovuto essere valutato al costo ammortizzato fin dall’origine.
Seconda Soluzione: Onere Finanziario
La differenza viene registrata come un onere finanziario immediato, che sarà compensato dai proventi finanziari maturati negli anni successivi in virtù del costo ammortizzato. I ricavi rimangono invariati rispetto al valore nominale del credito.
Terza Soluzione: Svalutazione del Credito
La differenza viene considerata una svalutazione, in linea con il paragrafo 60 dell’OIC 15, che consente tale registrazione in caso di difficoltà finanziarie sopravvenute del debitore. Questo approccio riflette la reale riduzione del valore del credito a causa dell’allungamento dei tempi di incasso.
Esempio Operativo
Caso Pratico:
- Credito Iniziale: €100.000
- Dilazione: Pagamento in 5 anni senza interessi espliciti.
- Tasso di Mercato: 5%
Il valore attualizzato del credito risulta pari a €86.590, con una differenza di €13.410 rispetto al valore nominale. Tale differenza può essere trattata secondo una delle tre soluzioni descritte sopra.
Raccomandazioni Operative
La scelta della modalità contabile deve essere coerente con il contesto aziendale e le politiche contabili adottate. Tuttavia, la terza soluzione (svalutazione) appare la più aderente ai principi dell’OIC 15, poiché riflette correttamente la perdita di valore dovuta alle difficoltà finanziarie del cliente.