E’ stato approvato, in attuazione di quanto previsto nel Codice della crisi di impresa e d’insolvenza, il modello e le istruzioni per la certificazione dei debiti tributari nelle procedure concorsuali.
Il Codice della crisi di impresa e d’insolvenza aveva, infatti, demandato all’Agenzia delle Entrate l’onere di adottare le misure attuative per la certificazione dei debiti tributari nelle procedure concorsuali.
Gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli Enti preposti all’accertamento dei tributi di loro competenza rilasciano dietro specifica richiesta formulata:
- dal debitore;
- dal Tribunale,
- un Certificato unico sull’esistenza di debiti tributari risultanti:
- dai rispettivi atti;
- dalle contestazioni in corso;
- dalle contestazioni già definite e per le quali i debiti non sono stati soddisfatti.
La ratio di tale disciplina legislativa è quella di impedire l’utilizzo di autocertificazioni o dichiarazioni sostitutive di certificazioni nell’ambito di procedure di preminente interesse pubblico e di interesse per la collettività al fine di minimizzare il rischio di dichiarazioni non veritiere, ingannevoli o false in merito al patrimonio del debitore ed alla sua esposizione debitoria.
Il Certificato unico permetterà di avere una fotografia assai più aderente alla realtà dell’esposizione debitoria in particolare e della più generale condizione economica dell’impresa e si pone in linea con l’esigenza sottesa a tutto il Codice della crisi di impresa e d’insolvenza che punta a scongiurare il precipitare della situazione ed a evitare l’insolvenza: in questa prospettiva, sarà certamente utile potere disporre di uno strumento efficace e aggiornato che inquadri la crisi prima che diventi irreparabile.
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