Rifinanziato il bonus baby-sitter straordinario introdotto dal decreto-legge 18/2020 in favore dei lavoratori particolarmente coinvolti dall’emergenza coronavirus. Si tratta di medici, infermieri, tecnici di laboratorio medico o di radiologia, degli operatori sociosanitari dipendenti del settore sanitario, pubblico o privato accreditato, nonché del personale del comparto sicurezza, difesa e del soccorso pubblico impiegato per esigenze connesse all’emergenza Covid-19. Questa platea può contare su un bonus per pagare la baby-sitter di importo fino a 2mila euro, rispetto ai 1.200 euro previsti per le altre categorie di lavoratori.
Inps ha chiarito che il personale del servizio sanitario nazionale, quale medici di base e pediatri delle Asl, che svolgono attività in regime di convenzione e non sono dipendenti delle aziende sanitarie hanno diritto all’importo “base” di 1.200 euro e non a quello maggiorato.
Questo bonus è alternativo al congedo parentale con causale Covid-19 introdotto contemporaneamente dal Governo per aiutare le famiglie a fronte della sospensione dei servizi scolastici. L’unica forma di compatibilità ammessa è quella che prevede la fruizione di metà del periodo di congedo massimo (quindi 15 giorni) e l’erogazione di metà importo del bonus (per medici e altre categorie assimilate, 1.000 euro). Il contributo viene erogato in presenza di figli under 12 al 5 marzo 2020, o senza vincoli di età se i figli sono affetti da handicap grave. La fruizione deve avvenire tramite il libretto famiglia, lo strumento introdotto nel 2017 per le prestazioni di lavoro occasionale, disponibile sul sito internet dell’Inps.