Dal 1° dicembre 2025 entra in vigore una nuova disciplina per la forfetizzazione del valore in dogana, introdotta dall’Agenzia delle Dogane con la circolare 30/D/2025. La norma interessa gli operatori economici che, all’atto dell’importazione, non dispongono di tutti gli elementi per quantificare correttamente il valore in dogana dei beni.

La forfetizzazione consente di utilizzare valori stimati o formule predefinite per gli elementi del valore che diventano certi solo successivamente, ad esempio i diritti di licenza o royalties. La procedura, prevista dall’art. 73 del Codice Doganale dell’Unione (Cdu), si applica esclusivamente al regime di importazione basato sul valore di transazione e richiede l’autorizzazione preventiva dell’autorità doganale.

Requisiti oggettivi e soggettivi

La richiesta di autorizzazione può essere presentata solo se ricorrono precise condizioni:

• Oggettive: l’operatore deve dimostrare che la dichiarazione semplificata ordinaria comporterebbe costi amministrativi sproporzionati, e che i valori forfettizzati non differiranno significativamente da quelli determinabili senza autorizzazione. La documentazione a supporto può includere contratti di vendita, accordi di licenza e dati storici delle operazioni doganali.

• Soggettive: l’operatore deve essere in regola con la normativa doganale e fiscale, avere un sistema contabile conforme ai principi generalmente accettati e possedere un’organizzazione amministrativa adeguata alla gestione dei flussi di merci, con controlli interni efficaci.

Questi requisiti, mutuati dalla normativa per gli operatori AEO, garantiscono che la semplificazione sia applicata solo da soggetti affidabili e strutturati.

Presentazione dell’istanza

La richiesta va presentata attraverso il Trade Portal, con registrazione e attribuzione di un codice identificativo univoco. La domanda deve contenere:

• Dati del richiedente e dei referenti responsabili.

• Autorità doganale competente e tipo di autorizzazione richiesta.

• Descrizione dettagliata delle merci, codici tariffari, oggetto e natura della semplificazione.

• Formula proposta per la determinazione del valore forfettizzato, accompagnata dalla documentazione di supporto (contratti, accordi, dati storici).

L’ufficio Origine e Valore valuta la completezza della domanda entro 30 giorni, richiedendo eventuali integrazioni, e procede al rilascio dell’autorizzazione entro 120 giorni (90 per operatori AEO).

Procedimento istruttorio e gestione dell’autorizzazione

L’Ufficio doganale territoriale verifica la conformità dei dati, il sistema contabile e l’organizzazione interna dell’operatore. L’autorizzazione consente di dichiarare valori forfettizzati senza limiti temporali, ma resta soggetta a monitoraggio annuale, eventuale sospensione, revoca o riesame. In caso di rigetto, il richiedente può presentare osservazioni entro 30 giorni o ricorrere al TAR o al Presidente della Repubblica entro i termini previsti.

Vantaggi

L’autorizzazione alla forfetizzazione del valore consente alle imprese di:

• Gestire le importazioni con maggiore certezza e rapidità.

• Ridurre i costi amministrativi legati a calcoli complessi di elementi variabili.

• Garantire conformità normativa evitando sanzioni per dichiarazioni incomplete o errate.

Un esempio pratico aiuta a chiarire il funzionamento. Un produttore di macchinari importa componenti soggette a royalties legate alla produzione finale. Senza forfetizzazione, ogni spedizione richiederebbe calcoli puntuali e integrazioni costanti, generando tempi e costi elevati. Con la forfetizzazione, l’azienda può dichiarare un importo medio basato sui contratti degli anni precedenti. Il valore è considerato corretto, i pagamenti doganali possono essere pianificati con precisione, e l’intero processo amministrativo diventa più efficiente e prevedibile.

Per le imprese che operano nel commercio internazionale, l’accesso corretto e tempestivo a procedure complesse come la forfetizzazione del valore in dogana richiede competenze fiscali, doganali e organizzative integrate.