Doppia stretta sulle detrazioni al 19%: pianificare è essenziale sopra i 120mila euro

Dal 2025, i contribuenti con redditi medio-alti devono affrontare una doppia limitazione alla fruizione delle detrazioni fiscali: il nuovo tetto massimo di spesa e la riduzione progressiva delle detrazioni al crescere del reddito. Questa combinazione è il risultato dell’integrazione tra il nuovo articolo 16-bis del TUIR e i commi 3-bis, 3-ter e 3-quater dell’articolo 15, analizzati nella circolare dell’Agenzia delle Entrate 6/E/2025.

Primo limite: il nuovo tetto alle spese detraibili

Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, la legge di Bilancio 2025 ha introdotto un plafond massimo all’importo delle spese che possono beneficiare delle detrazioni fiscali. Le spese eccedenti il tetto non generano alcuna detrazione, con esclusione delle spese sanitarie e degli investimenti innovativi, che restano detraibili in misura piena.

Secondo limite: la riduzione progressiva delle detrazioni

Per i contribuenti con redditi superiori a 120.000 euro, entra in gioco un secondo meccanismo: la detrazione spettante è ridotta in misura proporzionale al crescere del reddito, fino ad azzerarsi per redditi oltre 240.000 euro. Questo décalage riguarda esclusivamente le detrazioni previste dall’articolo 15 del TUIR.

Interazione tra i due meccanismi

La sovrapposizione dei due meccanismi non è completa: il tetto si applica all’importo delle spese totali, mentre la riduzione riguarda solo l’ammontare della detrazione derivante dagli oneri dell’articolo 15.

Ad esempio:

  • gli interessi passivi sui mutui rientrano nel tetto di spesa, ma non sono soggetti al décalage;
  • le liberalità agli ETS (art. 83 codice terzo settore) o ai partiti (DL 149/2013) non sono soggette ad alcuno dei due limiti;
  • la detrazione per cani guida, sebbene forfettaria, è soggetta alla sola riduzione progressiva.

Esempio di calcolo

Un contribuente con reddito di 150.000 euro ha sostenuto nel 2025:

  • 3.000 euro di spese scolastiche (art. 15, detrazione 19%)
  • 2.000 euro di interessi su mutuo prima casa
  • 1.500 euro di spese veterinarie
  • 1.000 euro di donazioni a partiti (26%, DL 149/2013)

L’importo delle spese detraibili è soggetto al tetto. Le spese escluse (sanitarie, investimenti innovativi) non vi concorrono. Le detrazioni su spese art. 15 (es. scolastiche, veterinarie) saranno soggette anche al décalage proporzionale, calcolato con la formula prevista dalla circolare 6/E/2025.

Scelte strategiche

Per i contribuenti sopra i 120mila euro, è essenziale:

  • selezionare gli oneri fiscalmente più efficienti (non soggetti a riduzione);
  • verificare la soglia di reddito per pianificare eventuali spese detraibili;
  • preferire spese agevolate fuori dall’art. 15 (es. ETS, partiti, ristrutturazioni);
  • anticipare o posticipare spese per ottimizzare il beneficio fiscale.

 

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