L’attività di due diligence contabile mira a verificare e approfondire le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche di una società, individuando eventuali rischi nascosti o sottovalutati nel bilancio. Questo processo è strettamente connesso con le verifiche fiscali e legali, in quanto queste analisi integrate offrono una visione completa delle potenziali criticità che potrebbero influire sulla valutazione dell’azienda, aiutando i potenziali investitori a prendere decisioni informate.
L’obiettivo primario della due diligence contabile è quello di fornire una panoramica chiara e veritiera della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di un’azienda. Questo processo è essenziale per:
Le attività di due diligence contabile sono strettamente legate a quelle fiscali e legali. Le verifiche fiscali possono, ad esempio, influenzare la valorizzazione delle imposte correnti, anticipate e differite. Un errore nella determinazione del carico fiscale IRES o IRAP può riflettersi direttamente sulle passività registrate in bilancio.
Allo stesso modo, le verifiche legali, come l’esame della corretta titolarità e valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale (es. brevetti), possono avere un impatto significativo sulle attività immateriali iscritte in bilancio.
Esempi di verifiche
Redazione del report finale
Il report finale della due diligence deve includere tutti gli aspetti analizzati, le limitazioni riscontrate e una rideterminazione dell’EBITDA (Utile al lordo di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni) e della Posizione Finanziaria Netta (PFN). Questo permette di valutare l’effettivo valore dell’azienda, tenendo conto delle informazioni emerse durante l’analisi.
L’integrazione tra analisi contabile, fiscale e legale all’interno della due diligence offre una visione olistica della salute finanziaria di un’azienda, permettendo agli investitori di prendere decisioni informate e ridurre al minimo i rischi associati a stime contabili inadeguate o a problematiche legali e fiscali non evidenziate.