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Energia, alle Pmi della Lombardia aiuti fino al 50% per il fotovoltaico

 

Un pacchetto da 64 milioni per le piccole imprese artigiane e del commercio e per gli impianti sportivi natatori e del ghiaccio, che scelgono di intervenire sull’efficientamento energetico. La misura è studiata in modo tale che i contributi siano nella quasi totalità a fondo perduto, raggiungendo in alcuni casi la percentuale dell’80%.

 

Imprese artigiane: L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% nel limite massimo di 50mila euro. Sono ammissibili al contributo a fondo perduto investimenti per l’efficientamento energetico del sito produttivo dell’ammontare minimo pari a 15mila euro, da realizzare unicamente presso la sede legale o operativa in cui si svolge di fatto il processo produttivo. Le spese, per fare alcuni esempi, possono essere relative all’acquisto e alla installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione con potenza massima di 200 kWel o impianti fotovoltaici; acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nel sito produttivo; acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa o pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso. Sono ammessi anche i sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi, oltre agli apparecchi Led a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale, il cosiddetto relamping. Infine, nell’elenco, anche i costi per opere murarie, impiantistica nel limite del 20% se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento.

 

Commercio: L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa, nel limite massimo di 30mila euro. Sono ammissibili progetti con un ammontare minimo pari a 4mila euro. Il bando aprirà nel mese di giugno. Hanno il via libera anche le spese relative all’acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione; impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo; acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento; acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti; i sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici.

 

Impianti sportivi: Il sostegno pubblico consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 80% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 350mila euro. Destinatari sono gli enti pubblici, in qualità di proprietari e/o gestori di impianti e la realizzazione degli interventi può essere fatta direttamente dall’ente pubblico beneficiario oppure demandata ai soggetti privati concessionari o titolari della gestione degli impianti sportivi. Il bando attuativo sarà approvato entro 60 giorni e lo sportello aprirà a giugno. Tra le spese ammissibili l’acquisto e l’installazione di collettori solari termici e impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili; l’acquisto e l’installazione di teli isotermici per la copertura della piscina nelle ore in cui non è utilizzata; caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa o pompe di calore. Possono essere finanziati anche i sistemi di domotica per il risparmio energetico, apparecchi per il ricambio d’aria e la sanificazione ambientale. Entro 60 giorni è previsto un bando attuativo e l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande. I contributi saranno assegnati secondo una procedura valutativa con graduatoria finale.

 

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