L’imposta di bollo di 2 euro sulle fatture elettroniche superiori a 77,47 euro emesse da forfettari non è solo un dettaglio tecnico: è una voce che può alterare il reddito, far superare soglie fiscali e innescare controlli. Non è facoltativa, non è neutra, e se gestita male, costa.
Cosa prevede la norma
Il bollo è obbligatorio su tutte le fatture non soggette a IVA con importi oltre 77,47 euro. I forfettari rientrano in questa casistica (codice N2.2). Non serve la marca cartacea: basta spuntare il campo “bollo virtuale” nella fattura elettronica. Il pagamento va fatto trimestralmente via F24 con i codici 2521–2524. Il fisco controlla in automatico e, se rileva omissioni, notifica gli importi da versare con sanzioni ridotte al 25% dal 1° settembre 2024.
Ma il bollo è un compenso? Sì, se lo addebiti
Se decidi di addebitare i 2 euro al cliente, per l’Agenzia delle Entrate diventano parte del tuo compenso. Quindi:
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concorrono al limite degli 85.000 euro annui
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sono soggetti all’imposta sostitutiva
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entrano nella base di calcolo dei contributi previdenziali
Se invece paghi il bollo ma non lo addebiti, l’importo non entra nei tuoi ricavi. Ma lo paghi tu.
Due esempi concreti
1. Consulente freelance, fattura da 1.000 euro
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Opzione A: paga lui il bollo. Reddito imponibile = 1.000 euro
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Opzione B: addebita il bollo. Reddito imponibile = 1.002 euro. Può sembrare poco, ma se lo fa 500 volte all’anno, genera 1.000 euro in più di ricavi tassabili.
2. Progettista, spese vive da riaddebitare al cliente
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Riporta in fattura 400 euro di oneri sostenuti (es. diritti di segreteria). Il D.Lgs. 192/2024 dice che questi rimborsi, se analitici e documentati, non generano reddito… ma solo nel regime ordinario.
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Per i forfettari non c’è una conferma esplicita: in mancanza di chiarimenti, vanno considerati ricavi.
Perché non è solo una questione tecnica
La gestione del bollo e dei rimborsi incide direttamente su soglie, tassazione e sostenibilità previdenziale. Superare gli 85.000 euro anche per errori formali vuol dire uscire dal regime agevolato. Evitarlo richiede una regia chiara, non improvvisazione.
Lo scenario strategico
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Se l’importo del bollo è marginale nel tuo modello di business, non addebitare: semplifichi tutto.
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Se lavori con margini stretti o con volumi alti, addebitare è corretto, ma va pianificato: impatta sul carico fiscale.
Conclusione operativa
Per evitare errori costosi serve metodo. Non bastano buoni software o automatismi fiscali: servono scelte consapevoli. Beneggi e Associati affianca i forfettari proprio in questo: guidarli nella configurazione più efficiente e nel controllo continuo del perimetro fiscale, per non perdere benefici che fanno la differenza.