Con il decreto legislativo Irpef-Ires approvato il 3 dicembre 2024, cambiano le regole per la determinazione dell’imponibile fiscale dei fringe benefit concessi ai dipendenti. Dal 2025, la quantificazione dei beni prodotti dall’azienda e ceduti ai lavoratori sarà più chiara e aderente alla realtà aziendale.
Cosa cambia dal 2025?
La modifica riguarda l’articolo 51, comma 3, del TUIR, che disciplina il trattamento fiscale dei benefit concessi ai dipendenti.
- Nuovo metodo di valorizzazione:
- Attualmente, il valore normale dei beni prodotti dall’azienda è calcolato in base al prezzo mediamente praticato nelle cessioni al grossista.
- Dal 2025, il valore sarà determinato:
- In base al prezzo mediamente praticato nel medesimo stadio di commercializzazione in cui avviene la cessione al dipendente.
- In mancanza di un prezzo praticato, in base al costo sostenuto dal datore di lavoro.
- Estensione ai servizi:
- La nuova regola si applica non solo ai beni, ma anche ai servizi che rientrano nell’attività imprenditoriale del datore di lavoro.
Limiti di esenzione fiscale
- 258,23 euro: Limite base di esenzione per fringe benefit.
- Mille o duemila euro: Per il 2024 (e prorogato al 2025), il limite sale a mille euro o duemila euro per i dipendenti con figli a carico.
Impatto della nuova normativa
La modifica è particolarmente significativa per le imprese, in quanto:
- Maggiore chiarezza fiscale:
- Il nuovo metodo elimina l’ambiguità legata al riferimento al “prezzo al grossista”, spesso poco applicabile.
- Introduce un sistema di calcolo più realistico e aderente alle attività aziendali.
- Flessibilità per beni in sviluppo:
- Se il bene ceduto è in fase di sviluppo o non ancora commercializzato, il riferimento al costo sostenuto rappresenta un vantaggio per il datore di lavoro.
- Benefici per i dipendenti:
- Maggiore coerenza nella valorizzazione dei benefit può tradursi in un trattamento fiscale più equo.
- Estensione ai servizi:
- La normativa si adatta alle aziende che, oltre ai beni, forniscono servizi ai propri dipendenti, come formazione, abbonamenti o consulenze.
Cosa devono fare le aziende?
- Aggiornare le procedure interne:
- Verificare i nuovi criteri di calcolo e adeguare i sistemi di gestione del personale e della contabilità.
- Formare il personale:
- Garantire che il reparto HR e contabilità comprendano e applichino correttamente le nuove regole.
- Pianificare i benefit:
- Considerare le implicazioni fiscali dei nuovi limiti di esenzione e del metodo di calcolo per offrire benefit competitivi ma fiscali sostenibili.