Holding industriali: l’individuazione con asset test

Holding industriali: come si effettua l'asset test e quali sono le implicazioni fiscali e gli obblighi verso l'Anagrafe tributaria.

 

Ogni anno, una volta approvato il bilancio, le società holding devono verificare se rientrano nella categoria delle cosiddette “holding industriali”. La classificazione si basa su un test patrimoniale (asset test) che ha rilevanti conseguenze fiscali, in particolare sull’applicazione dell’IRAP e sugli obblighi di comunicazione verso l’Anagrafe tributaria.

Il parametro tecnico è contenuto nell’articolo 162-bis del TUIR, introdotto nel 2018, che distingue tre categorie: intermediari finanziari, holding finanziarie e holding industriali. Per queste ultime, è determinante la prevalenza di partecipazioni in soggetti non finanziari, rispetto al totale dell’attivo patrimoniale, considerando anche i rapporti patrimoniali con le partecipate (finanziamenti infragruppo, strumenti finanziari, ecc.). La soglia è fissata al 50%.

Esempio 1: una holding detiene partecipazioni in società industriali per 70 milioni e altri crediti infragruppo per 10 milioni, su un attivo di 140 milioni. Il rapporto è 80/140 = 57%. La soglia è superata, la società è una holding industriale.

Esempio 2: l’anno successivo, le partecipazioni calano a 55 milioni, gli altri elementi a 5 milioni e l’attivo a 130 milioni. Il rapporto è 60/130 = 46,15%. Non supera la soglia, la qualifica non si applica.

Questa classificazione non ha solo effetti contabili. Una holding industriale, ai sensi dell’art. 10, comma 10 del D.Lgs. 141/2010, è soggetta a obblighi comunicativi all’Anagrafe tributaria (art. 7 del DPR 605/1973). Le comunicazioni, annuali e mensili, riguardano rapporti finanziari con indicazione dei soggetti coinvolti. Il termine decorre dall’approvazione del bilancio: ad esempio, se avviene il 29 aprile, l’invio va effettuato entro il 31 maggio.

L’Agenzia delle Entrate, tramite interpelli e Telefisco, ha precisato i criteri per includere o escludere specifiche voci. Tra queste, non rilevano ad esempio crediti da canoni di locazione o royalties, ma rilevano finanziamenti infragruppo anche occasionali. La verifica va condotta ogni anno, poiché la situazione patrimoniale può variare.

Lo studio Beneggi e Associati assiste le società holding nella corretta classificazione e gestione dell’asset test, valutando preventivamente gli effetti fiscali, adempiendo agli obblighi verso l’Anagrafe tributaria e impostando una governance patrimoniale coerente e trasparente.

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