Per i piccoli lavoretti si guadagnerà di più ma con una procedura meno facile rispetto ai vecchi voucher.
Per un’ora di lezione privata, per esempio, si avrà diritto a 10 euro netti; il resto di 2 euro (1,65 all’Inps, 0,25 all’Inail e 0,10 sempre all’Inps per il servizio) saranno a carico della famiglia.
Nelle aziende e studi professionali, invece, che vi potranno far ricorso solo se non hanno più di cinque dipendenti a tempo indeterminato, per un’ora di lavoro si guadagneranno 9 euro netti; il resto di 3,37 euro (2,97 all’Inps, 0,31 all’Inail e 0,09 sempre all’Inps) saranno a carico dell’azienda o dello studio.
Per il pagamento dei compensi, però, non si utilizzeranno più i buoni-lavoro scambiabili alle poste o al tabaccaio, ma sarà l’Inps a retribuire i lavoratori ogni mese.
A stabilirlo, tra l’altro, è la nuova disciplina delle prestazioni occasionali approvata ieri dalla commissione bilancio alla camera con un emendamento al ddl di conversione del dl n. 50/2017.