Il momento della ritenuta determina il periodo di tassazione: cosa cambia per il reddito di lavoro autonomo

Il Decreto Irpef-Ires (Dlgs 192/2024) introduce una modifica significativa nella tassazione del reddito di lavoro autonomo, stabilendo che il momento della ritenuta operata dal sostituto d’imposta determina il periodo di tassazione del compenso, anche se l’importo viene percepito dal professionista in un periodo d’imposta successivo.

Questa novità cambia le regole della tassazione per i lavoratori autonomi e interviene direttamente sul criterio di cassa, con l’obiettivo di eliminare i disallineamenti tra chi effettua il pagamento e chi lo riceve.

Cosa cambia con il Dlgs 192/2024 per i lavoratori autonomi?

La principale modifica riguarda l’imputazione temporale dei compensi ai fini fiscali:

  • Il reddito di lavoro autonomo non sarà più tassato solo in base al principio di cassa, ma dovrà tenere conto del momento in cui viene operata la ritenuta dal sostituto d’imposta.
  • Se un professionista riceve un pagamento a gennaio 2025, ma il bonifico è stato disposto dal cliente (con ritenuta) nel dicembre 2024, il compenso concorrerà al reddito del 2024, e non del 2025.

Obiettivo della riforma

📌 Eliminare il disallineamento fiscale

  • Prima della riforma, il reddito veniva tassato solo quando incassato, mentre la ritenuta era operata dal committente nel momento del pagamento.
  • Ora il compenso sarà tassato nello stesso periodo fiscale in cui il sostituto d’imposta è obbligato a operare la ritenuta, evitando discrepanze.

📌 Adeguare il sistema fiscale ai tempi reali di incasso

  • La nuova regola permette di armonizzare la tassazione del compenso del lavoratore autonomo con la gestione fiscale di chi effettua il pagamento.

Chi è coinvolto nel cambiamento?

Il nuovo criterio riguarda tutti i lavoratori autonomi soggetti a ritenuta d’acconto, in particolare:

  • Professionisti con partita IVA in regime ordinario
  • Collaboratori occasionali
  • Consulenti soggetti a ritenuta d’acconto
  • Studi professionali e società di consulenza

Sono invece esclusi dal provvedimento i professionisti in regime forfettario, che non subiscono ritenuta d’acconto.

Implicazioni pratiche per i lavoratori autonomi

📌 Monitorare la data di effettuazione dei pagamenti

  • I professionisti devono verificare quando il pagamento è stato eseguito dal cliente per stabilire in quale periodo fiscale dichiarare il compenso.

📌 Attenzione ai pagamenti a cavallo d’anno

  • Un pagamento ricevuto a gennaio potrebbe dover essere tassato nell’anno precedente, se il bonifico è stato disposto nel mese di dicembre.
  • Esempio:
    • Un avvocato riceve un pagamento di 5.000 euro il 5 gennaio 2025, ma il bonifico è stato fatto dal cliente con ritenuta d’acconto il 29 dicembre 2024.
    • Il reddito sarà tassato nel 2024 e non nel 2025.

📌 Possibili criticità nella gestione dei flussi di cassa

  • Alcuni professionisti potrebbero trovarsi a pagare imposte su compensi ricevuti a inizio anno, aumentando la pressione fiscale anticipata.

📌 Adeguamento dei software di gestione contabile

  • Per evitare errori, gli studi professionali e i consulenti fiscali dovranno aggiornare i sistemi di gestione dei compensi in base alla nuova norma.

Vantaggi e criticità della nuova regola

Aspetto Vantaggi Criticità
Allineamento tra sostituto d’imposta e lavoratore autonomo La ritenuta e il reddito sono tassati nello stesso anno Potenziale disallineamento tra incasso effettivo e pagamento delle imposte
Eliminazione di discrepanze contabili Il reddito viene attribuito all’anno in cui è operata la ritenuta Maggiore attenzione necessaria nella gestione della liquidità
Semplificazione per il Fisco Più coerenza tra dichiarazione del sostituto e quella del professionista Maggiore onere per i professionisti nel verificare le date dei pagamenti

Come prepararsi alla novità fiscale

📌 Aggiornare il proprio sistema di contabilità

  • I professionisti devono tenere traccia non solo della data di incasso, ma anche della data in cui il cliente ha effettuato il pagamento con ritenuta.

📌 Comunicare con i clienti

  • È utile chiedere conferma della data di disposizione del bonifico per evitare di dichiarare il compenso nell’anno sbagliato.

📌 Verificare il modello F24 del committente

  • La ritenuta d’acconto sarà visibile nei modelli F24 del cliente, fornendo un ulteriore controllo sulla corretta attribuzione del reddito.

📌 Pianificare la gestione della liquidità

  • Essendo tassati su compensi che potrebbero non essere stati ancora incassati, alcuni professionisti potrebbero dover anticipare il pagamento delle imposte rispetto agli effettivi flussi di cassa.

 

Chiedi informazioni

Condividi :

fisco e contabilità

7 Feb 2025

Esterometro 2025: l’invio dei dati si basa sulla ricezione della fattura

fisco e contabilità

6 Feb 2025

Prova del trasporto nelle cessioni intracomunitarie: linee guida per la non imponibilità IVA

fisco e contabilità

5 Feb 2025

Logistica e trasporto merci: nuove regole per il reverse charge IVA

CERCA