Le date della ripartenza dopo il lockdown sono di prossima definizione.
Le imprese devono prepararsi ad affrontare situazioni nuove; ciò vale pure per le tante aziende che hanno continuato a lavorare anche durante l’emergenza o hanno già riaperto in deroga alle regole di chiusura fissate dal Governo.
C’è la gestione del personale, tra cassa integrazione che sarà ancora necessaria per un certo periodo, smart working da organizzare o riorganizzare alla luce della sua prevedibile crescita e norme di sicurezza da rispettare (test ai dipendenti, distanziamento, fornitura di mascherine e altri strumenti, etc.). Non tutto quello di cui si sente parlare in questi giorni è davvero consentito dalle norme. Qualche idea sulla sicurezza potrebbe venire anche dagli accordi che si stanno raggiungendo con i sindacati sul territorio.
Molte imprese dovranno anche fare attenzione alle restrizioni sulle aperture al pubblico, che continueranno (probabilmente resteranno soggette a una miriade di interpretazioni e integrazioni a livello locale).
In molti casi si dovrà ripartire da come trovare la liquidità necessaria: dal sistema bancario (ABI ha fornito alle banche una tempestiva informazione sulle modalità operative per l’accesso, fino al 31 dicembre 2020, alle garanzie per finanziamenti che saranno erogati dalle banche alle imprese colpite dall’epidemia Covid-19, di cui all’art. 1 del Decreto legge 8 aprile 2020 n. 23), dalle tasche dei soci stessi o dai crediti d’imposta che ora spettano quando si cedono crediti deteriorati (Dta).
Il budget aziendale andrà ripianificato di conseguenza. È fondamentale quindi sviluppare un piano che contemperi il salvataggio nel breve periodo e la revisione strategica nel medio termine. Il professionista, ancora di più in questo periodo, è chiamato a dare supporto alle imprese clienti nell’analisi previsionale e nell’individuazione degli strumenti atti a contenere i rischi, in particolare:
- nell’elaborazione di simulazioni per valutare gli effetti sui prossimi due esercizi e per identificare soluzioni strategiche, operative o finanziarie per mettere in sicurezza l’impresa e minimizzarne i rischi;
- nel riclassificare i dati inseriti e li analizza fornendo in tempo reale una valutazione di affidabilità, identificando il grado di rischio del progetto e del piano economico finanziario.
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