Il PNRR ha previsto un bando a favore delle imprese turistiche, con incentivi sotto forma di contributi a fondo perduto e crediti d’imposta per nuovi investimenti che vanno dai lavori per l’efficienza energetica alla digitalizzazione dell’azienda. Fine ultimo della misura è consentire alle imprese di migliorare l’offerta ricettiva dal punto di vista della sostenibilità ambientale, riqualificazione energetica e abbattimento delle barriere architettoniche. Possono partecipare al bando le imprese del settore turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, le imprese alberghiere, agriturismi e le strutture che svolgono attività ricettiva all’aria aperta (per esempio i campeggi), i complessi termali, gli stabilimenti balneari, i parchi a tema e i porti turistici.
Le spese ammesse dalla misura sono diverse:
- investimenti per migliorare l’efficienza energetica delle strutture;
- investimenti per la riqualificazione antisismica;
- spese relative all’eliminazione delle barriere architettoniche;
- opere edili (manutenzione, restauro, risanamento, ristrutturazione) finalizzate all’efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
- realizzazione di piscine termali e acquisto di attrezzature o strumenti per le attività termali;
- interventi di digitalizzazione delle imprese (software per la vendita di servizi e pernottamenti, consulenza per marketing e comunicazione digitale, spazi e pubblicità per promuovere servizi e pernottamenti su siti e piattaforme specializzate);
- spese di progettazione degli interventi.
Le agevolazioni sono concesse in forma di contributo a fondo perduto e credito d’imposta pari all’80% delle spese ammissibili.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di 1€ 00.000 ed è così suddiviso:
- importo base di 40mila euro;
- 30mila euro ulteriori se l’intervento prevede la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energica per minimo il 15% del totale dell’intervento;
- agevolazioni ulteriori, per un massimo di 20mila euro, destinate all’imprenditoria femminile e giovanile;
- infine, ulteriori 10mila euro destinati alle imprese con sede legale nel centro-sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Il credito d’imposta, invece, è utilizzabile in compensazione tramite il modello F24 dal periodo di imposta successivo a quello di realizzazione degli interventi; può essere ceduto a a banche o intermediari finanziari. Sono ammessi gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2024.
Le agevolazioni e gli incentivi vengono concessi secondo l’ordine cronologico delle domande. Sono previsti limiti di spesa: 100 milioni di euro per l’anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi legati agli investimenti di riqualificazione energetica.
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