La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto l’IRES premiale, una misura che permette alle società di capitali di beneficiare di un’aliquota ridotta dal 24% al 20%. Questo incentivo fiscale è pensato per stimolare investimenti, accantonamenti di utili e nuove assunzioni, contribuendo alla crescita delle imprese e all’aumento dell’occupazione. Tuttavia, per accedere al beneficio, le aziende devono rispettare alcune condizioni fondamentali, che richiedono una pianificazione precisa e un’attenta gestione.
Cos’è l’IRES Premiale e Chi Può Beneficiarne
L’IRES premiale è destinata a:
- Società di capitali, come Srl, Spa e cooperative.
- Enti commerciali residenti in Italia.
- Società estere con redditi d’impresa prodotti nel territorio italiano.
Sono escluse dal beneficio:
- Le società in liquidazione.
- Le società in procedura concorsuale liquidatoria.
- Le aziende che determinano il reddito con regimi forfettari.
Questa agevolazione consente di ridurre l’aliquota fiscale al 20% sull’intero reddito imponibile del 2025, a condizione che vengano rispettati cinque requisiti chiave.
I Cinque Requisiti per Accedere all’IRES Premiale
Accantonamento dell’Utile 2024 a Riserva
Almeno l’80% dell’utile netto del 2024 deve essere accantonato in una riserva apposita, senza possibilità di distribuirlo ai soci. L’accantonamento deve avvenire prima della distribuzione dell’utile residuo e non può includere la quota destinata alla riserva legale obbligatoria.
Ad esempio:
- Utile 2024: 100.000 euro.
- Riserva legale: 5.000 euro.
- Riserva IRES premiale: almeno 80.000 euro.
Questo implica che solo il 15% dell’utile potrà essere distribuito ai soci.
Investimenti Minimi in Beni Strumentali 4.0 o 5.0
Gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 31 ottobre 2026 e devono rispettare questi requisiti:
- Investimento minimo: 20.000 euro.
- Importo pari al maggiore tra:
- Il 30% dell’utile accantonato a riserva (pari al 24% dell’utile 2024).
- Il 24% dell’utile netto 2023.
Ad esempio, se l’utile 2024 è 80.000 euro e quello del 2023 è 100.000 euro, l’investimento minimo richiesto sarà 24.000 euro (24% dell’utile 2023).
Mantenimento del Numero di Dipendenti
Il numero medio di dipendenti a tempo indeterminato nel 2025 (espresso in Unità Lavorative Annue – ULA) non deve essere inferiore alla media del triennio 2022-2024.
Nuove Assunzioni
Nel 2025 devono essere effettuate nuove assunzioni a tempo indeterminato che generino un incremento occupazionale pari ad almeno l’1% rispetto al numero medio di dipendenti a tempo indeterminato del 2024. Il numero minimo di nuove assunzioni richiesto è una unità.
Assenza di Cassa Integrazione
La società non deve aver fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) nel biennio 2024-2025, salvo eventi transitori non imputabili all’azienda, come intemperie stagionali.
Requisiti per il Mantenimento del Beneficio
Anche dopo aver ottenuto la riduzione dell’aliquota IRES, è necessario rispettare ulteriori condizioni per non perdere l’agevolazione:
- Vincolo sulla Riserva Accantonata: L’utile accantonato nel 2024 deve rimanere in riserva fino al 31 dicembre 2026. La riserva può essere utilizzata solo per coprire perdite o aumentare il capitale sociale.
- Vincolo sui Beni Investiti: I beni acquistati tra il 2025 e il 2026 non possono essere ceduti, dismessi o delocalizzati all’estero fino al termine del quinto anno successivo all’investimento (2030 o 2031).
Esempio Pratico di Calcolo del Risparmio Fiscale
Immaginiamo una società che rispetti tutti i requisiti:
- Utile 2024: 80.000 euro.
- Riserva accantonata: 64.000 euro (80%).
- Investimento minimo: 24.000 euro.
Se il reddito imponibile del 2025 è 2.500.000 euro, il risparmio fiscale sarà:
- Con aliquota ordinaria del 24%: imposta = 600.000 euro.
- Con aliquota IRES premiale del 20%: imposta = 500.000 euro.
- Risparmio totale: 100.000 euro.
Questo dimostra che l’IRES premiale può generare vantaggi fiscali significativi anche per accantonamenti o investimenti di importi contenuti.
Criticità e Consigli Operativi
La gestione dell’IRES premiale richiede un’attenta pianificazione. Le aziende devono:
- Verificare il rispetto dei requisiti in anticipo.
- Conservare una documentazione adeguata per dimostrare l’effettivo sostenimento dei costi e il rispetto dei vincoli.
- Tenere sotto controllo i costi di compliance, che includono consulenze, certificazioni e monitoraggio delle condizioni.