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La banca dati unica per gli affitti brevi: nuove regole e codice identificativo nazionale

Il settore degli affitti brevi in Italia sta per essere interessato da una significativa trasformazione normativa. Il Ministero del Turismo, in collaborazione con le autorità competenti, ha avviato un processo per regolamentare questo mercato in continua crescita. Il fulcro della nuova regolamentazione è l’introduzione di una Banca dati unica nazionale, destinata a raccogliere e gestire informazioni relative agli immobili offerti per locazioni brevi e turistiche.

Una delle principali novità è l’obbligo per tutti i proprietari e gestori di immobili destinati a locazioni brevi di ottenere un Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice sarà indispensabile per la pubblicazione di annunci su piattaforme online e dovrà essere esposto all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), in Italia si contano oltre 500mila abitazioni destinate a questo tipo di locazioni, tutte potenzialmente soggette a questo nuovo obbligo.

La normativa entrerà in una fase sperimentale, con l’obiettivo di arrivare a pieno regime entro il 2025. Entro il 1° settembre, è previsto un provvedimento che metterà a regime il sistema della Banca dati unica. Questo provvedimento darà il via al conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle sanzioni: chi offrirà in locazione una struttura priva del CIN rischierà multe fino a 8mila euro.

L’obiettivo della normativa è duplice: da un lato, garantire maggiore trasparenza e legalità nel mercato delle locazioni brevi; dall’altro, assicurare una corretta raccolta di dati a livello nazionale per monitorare l’offerta turistica e residenziale. La regolamentazione mira anche a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale nel settore, rendendo più difficile per i proprietari eludere gli obblighi tributari.

Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso una gestione più strutturata del settore degli affitti brevi, con benefici attesi sia per le autorità fiscali sia per i consumatori, che potranno contare su una maggiore sicurezza e trasparenza.

 

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