La nuova riscossione: meno liti e rimborsi facili

Il Decreto Legislativo 110/2024 introduce una serie di riforme significative nel sistema di riscossione fiscale, con l’obiettivo di renderlo più efficace, imparziale ed efficiente. La riforma punta a semplificare le procedure amministrative e a facilitare gli adempimenti legati ai rimborsi, oltre a gestire in modo più dinamico il “magazzino” delle somme non riscosse.

Il Dlgs 110/2024 prevede una serie di misure volte a migliorare la tempestività e l’efficacia della riscossione fiscale:

  1. Notifiche tempestive: La cartella di pagamento deve essere notificata entro nove mesi dal momento in cui il carico è stato affidato all’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader), per garantire una pronta attivazione delle procedure di riscossione (articolo 2).
  2. Semplificazione: Sono previste semplificazioni per i rimborsi fiscali e per gli adempimenti legati alla compensazione tra debiti e crediti.
  3. Discarico automatico: Le somme affidate all’Ader e non riscosse entro il quinto anno successivo all’affidamento saranno automaticamente discaricate (articolo 3).

Dal 1° gennaio 2025, tutte le somme non riscosse entro cinque anni dall’affidamento all’Ader saranno automaticamente discaricate. È prevista anche l’istituzione di una commissione per valutare e proporre la cancellazione di tutto o parte del magazzino dei debiti a ruolo, con termini specifici per i carichi affidati tra il 2000 e il 2024 (articolo 7).

Le modifiche introdotte all’articolo 28-ter del Dpr 602/1973 consentono la compensazione volontaria per rimborsi superiori a 500 euro, inclusi gli interessi. L’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli per verificare l’eventuale esistenza di inadempimenti del beneficiario prima di erogare il rimborso (articolo 16).

Se viene accertato che il beneficiario di un rimborso superiore a 500 euro è inadempiente, l’Ader notificherà una proposta di compensazione tra il credito d’imposta e il debito iscritto a ruolo. Il contribuente avrà 60 giorni per accettare la proposta, in caso contrario, l’Ader procederà con l’azione esecutiva (articolo 28-ter).

Il contribuente può presentare ricorso contro il ruolo e la cartella di pagamento in caso di notifica invalida, soprattutto se l’iscrizione a ruolo potrebbe causare un pregiudizio, come la perdita di benefici nei rapporti con la pubblica amministrazione o in ambito finanziario (articolo 12).

Il decreto prevede anche l’aumento del numero di rate mensili per il pagamento dei debiti iscritti a ruolo in caso di difficoltà temporanea. Le richieste di dilazione presentate tra il 2025 e il 2028 possono prevedere fino a 96 rate mensili, con un massimo di 120 rate per le richieste presentate dal 2029 in poi.

 

Per debiti superiori a 120.000 euro, è possibile richiedere una dilazione fino a 120 rate mensili. Anche per debiti di importo inferiore, la dilazione può essere estesa fino a 120 rate a seconda del periodo in cui viene presentata la richiesta.

 

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