Lavoratori e volontari sportivi: nuove regole per compensi e rimborsi

Il 1° giugno 2024 è entrato in vigore il Decreto Legge 71/2024, che introduce importanti novità nella regolamentazione dei compensi per i lavoratori sportivi e i rimborsi per i volontari sportivi. Questo decreto rappresenta un ulteriore passo nella Riforma dello Sport, con modifiche significative che riguardano sia il trattamento fiscale dei compensi sia il trattamento economico dei volontari. Vediamo nel dettaglio come cambiano le regole.

Uno degli interventi più rilevanti del Decreto Legge 71/2024 è l’abrogazione dell’articolo 53, comma 2, lettera a) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Tale articolo, prima dell’abrogazione, equiparava i redditi derivanti da prestazioni sportive non subordinate né di collaborazione coordinata e continuativa ai redditi da lavoro autonomo. Con l’abrogazione di questa disposizione, viene modificata la classificazione fiscale dei compensi ricevuti dai lavoratori sportivi.

Secondo la normativa precedente, i compensi dei collaboratori sportivi erano classificati come redditi diversi, con una soglia di esenzione di 10.000 euro annui. Dopo la Riforma dello Sport e l’introduzione del Dlgs 36/2021, i compensi non sono più automaticamente classificati come redditi diversi, ma dipendono dalla tipologia di rapporto lavorativo con l’ente sportivo. La nuova impostazione, introdotta dal Decreto Legge 71/2024, potrebbe portare a una reintroduzione della possibilità di considerare alcuni compensi come redditi diversi, in particolare per i lavoratori autonomi che prestano servizi a enti dilettantistici con compensi modesti.

Il Decreto Legge 71/2024 modifica significativamente anche il trattamento economico dei volontari sportivi, rivedendo integralmente il comma 2 dell’articolo 29 del Dlgs 36/2021. Le modifiche più rilevanti riguardano:

  1. Rimborsi: Non è più prevista la possibilità di rimborsare ai volontari sportivi le spese documentate per vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenute durante le attività svolte fuori dal comune di residenza.
  2. Aumento del tetto massimo: Il tetto massimo per i rimborsi è stato aumentato da 150 a 400 euro mensili. Tuttavia, le spese rimborsabili devono essere strettamente collegate a manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti.
  3. Nuovi obblighi: Gli enti sportivi dilettantistici che si avvalgono di volontari sportivi sono ora obbligati a comunicare al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) i nominativi dei volontari e gli importi forfettari erogati.

Un’altra novità riguarda i dipendenti pubblici che svolgono attività di lavoro o volontariato sportivo. Non è più necessaria l’autorizzazione preventiva dell’Amministrazione competente se i compensi derivanti da tali attività non superano i 5.000 euro annui. In questi casi, è sufficiente una comunicazione all’Amministrazione.

Infine, il Decreto Legge 71/2024 introduce nuove regole elettorali per i Presidenti e i membri degli organi direttivi delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva. Tra le principali novità, l’innalzamento dei quorum assembleari per l’elezione di Presidenti che hanno già ricoperto il ruolo per tre mandati consecutivi.

 

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