Le novità del 2024 per i datori di lavoro: implicazioni fiscali e normative

 

La Legge di Bilancio per il 2024 ha portato con sé una serie di significative modifiche normative e fiscali che avranno un impatto diretto sulla gestione delle risorse umane e finanziarie per le aziende italiane.

 

Riforma delle aliquote IRPEF:
La riforma IRPEF per il 2024 ha introdotto importanti modifiche alle aliquote e alle detrazioni fiscali per i redditi da lavoro dipendente. Le aliquote IRPEF sono state ridotte da quattro a tre, attraverso l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito. Inoltre, la detrazione per lavoro dipendente è stata aumentata da 75 euro, portando l’importo da 1880,00 a 1955,00 euro. La soglia di esenzione dalle imposte sui redditi da lavoro dipendente è stata aumentata da 8.145 euro a 8.500 euro, allineandosi a quanto previsto per i pensionati. Questi cambiamenti influenzeranno direttamente il reddito disponibile dei lavoratori e avranno un impatto sui datori di lavoro in termini di adempimenti fiscali.

 

Detassazione per le nuove assunzioni:
Per il 2024, i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni che hanno esercitato l’attività per almeno 365 giorni nel 2023 potranno aumentare del 20% il costo del personale relativo a nuove assunzioni a tempo indeterminato, a condizione che sia registrato un incremento occupazionale rilevato. Questa misura mira a incentivare le nuove assunzioni e a sostenere la crescita occupazionale. Tuttavia, i dettagli sul calcolo e le categorie di soggetti beneficiari saranno definiti in un decreto attuativo del Ministro dell’Economia e delle Finanze, che dovrebbe essere emanato entro il 30 gennaio 2024.

 

Proroga del lavoro agile:
Il lavoro agile è stato prorogato fino al 31 marzo 2024 per i genitori lavoratori con figli minori di 14 anni e per i cosiddetti “lavoratori fragili”. Questa misura mira a fornire flessibilità ai genitori che devono prendersi cura dei propri figli e ai lavoratori con condizioni di salute particolari. La proroga offre la possibilità di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza di accordi individuali, a condizione che sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

 

Nuovo tasso di interesse 2024:
A partire dall’1 gennaio 2024, il tasso degli interessi legali è stato ridotto al 2,50% in ragione d’anno. Questa modifica influenzerà diverse transazioni finanziarie e legali, tra cui prestiti, finanziamenti e interessi su conti bancari.

 

Tabelle ACI 2024:
Sono state pubblicate le nuove tabelle ACI per il 2024, che saranno il punto di riferimento per diverse disposizioni del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Queste tabelle influenzeranno la determinazione del valore dei fringe benefit legati all’uso promiscuo di autoveicoli aziendali concessi ai dipendenti.

 

Lotta all’evasione fiscale nel lavoro domestico:
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di misure volte a contrastare l’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico. Con l’obiettivo di far emergere redditi non dichiarati, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS scambieranno le proprie banche dati per analizzare le informazioni relative ai lavoratori domestici. Questo porterà alla creazione di una nuova dichiarazione precompilata, dalla quale emergeranno automaticamente eventuali anomalie o incongruenze tra le denunce contributive e l’anagrafe tributaria. Queste nuove disposizioni consentiranno di correttamente ricostruire la posizione reddituale e contributiva dei lavoratori domestici.

 

Sgravi per le donne vittime di violenza:
La Legge di Bilancio prevede importanti sgravi fiscali per i datori di lavoro privati che assumono donne vittime di violenza. Questi sgravi saranno applicati nel triennio 2024-2026 e includeranno l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con alcune restrizioni. Le donne vittime di violenza che sono inserite in programmi di protezione avranno diritto a questo beneficio, il cui ammontare varia in base al tipo di contratto di assunzione.

 

Aumento della soglia per il De Minimis:
Il nuovo Regolamento De Minimis (Regolamento UE n. 2023/2831), in vigore dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2030, ha aumentato la soglia massima di aiuti che un’impresa può ricevere da uno stato membro da 200.000 a 300.000 euro nell’arco di tre anni. Questo avrà un impatto significativo sulle imprese di vari settori, escludendo alcune categorie specifiche.

 

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