Logistica e trasporto merci: nuove regole per il reverse charge IVA

 

Dal 2025 cambiano le regole IVA per il settore della logistica e del trasporto merci. Il Decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale introduce il reverse charge IVA per i servizi di trasporto con prevalente utilizzo di manodopera.

L’obiettivo di questa misura è contrastare l’evasione fiscale, evitando il mancato versamento dell’imposta da parte del fornitore, e responsabilizzare il committente nel meccanismo di liquidazione dell’IVA.

Come funziona il reverse charge nel trasporto merci?

Il reverse charge IVA prevede che l’IVA non venga applicata direttamente in fattura dal fornitore, ma che sia il committente a versarla all’Erario.

Applicazione pratica

  • Il fornitore non addebita l’IVA in fattura.
  • Il committente è obbligato a integrare la fattura e versare l’IVA in regime di autofatturazione.
  • Il meccanismo si applica esclusivamente ai servizi di trasporto e logistica con prevalente utilizzo di manodopera.

Eccezione: opzione per il versamento diretto

In attesa dell’approvazione della deroga da parte del Consiglio UE, è prevista una misura transitoria che consente al committente di optare per il versamento diretto dell’IVA.

Cosa devono fare le aziende?

  • Verificare se rientrano nel nuovo regime di reverse charge → l’applicazione dipende dal tipo di servizio e dall’utilizzo di manodopera.
  • Adottare procedure interne per la corretta registrazione delle fatture in reverse charge → l’autofatturazione deve essere gestita con attenzione.
  • Monitorare gli sviluppi normativi → l’approvazione della deroga UE potrebbe modificare la disciplina in futuro.
  • Rivedere i contratti con fornitori e clienti → per adeguarsi ai nuovi obblighi IVA.
  • Formare il personale amministrativo e contabile → per evitare errori nella gestione dell’IVA.

L’introduzione del reverse charge nei servizi di logistica e trasporto merci rappresenta un cambiamento significativo per il settore. Se da un lato questo meccanismo riduce il rischio di frodi e inadempimenti fiscali, dall’altro impone nuove responsabilità ai committenti.

Le imprese devono adeguare i propri processi contabili e amministrativi, monitorando le evoluzioni normative per garantire la conformità fiscale ed evitare sanzioni.

 

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