A partire dal 15 novembre, Regione Lombardia inaugura un’importante misura di sostegno all’occupazione femminile con il programma “Lombardia per le donne – voucher servizi di cura”. L’iniziativa prevede un contributo di 400 euro al mese, per un massimo di 12 mesi, destinato alle donne che rientrano o entrano nel mercato del lavoro e che hanno necessità di supporto per le spese di assistenza a minori o familiari non autosufficienti. L’assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, spiega che questa misura vuole offrire alle donne una concreta opportunità di conciliare lavoro e responsabilità familiari, senza limitazioni legate all’ISEE.
Il progetto si fonda su un investimento regionale di 4 milioni di euro, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione femminile e ridurre le disuguaglianze. Anche se negli ultimi anni si è registrata una riduzione del divario tra i sessi nell’accesso al lavoro, le donne sono spesso impiegate in contratti temporanei, part-time o atipici, meno stabili e con minori garanzie di conversione a tempo indeterminato. L’assenza di servizi di assistenza accessibili e di qualità è una delle barriere principali che impedisce alle donne di partecipare pienamente al mercato del lavoro. Investire in servizi di assistenza non solo favorisce l’occupazione femminile, ma genera anche posti di lavoro nel settore stesso.
La misura è rivolta a donne residenti o domiciliate in Lombardia che:
Il contributo, pari a 400 euro mensili, può essere utilizzato per sostenere le spese relative all’assistenza di minori (fino a 14 anni, o 18 anni se disabili) o parenti fino al secondo grado con disabilità riconosciuta. È necessario aver stipulato un contratto, secondo il CCNL di riferimento, o utilizzare il “libretto di famiglia” (Dl 50/2017) per l’assunzione di figure come babysitter, educatori o assistenti familiari.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online dal 15 novembre 2024, alle ore 9, fino al 15 dicembre 2026, ore 12, sulla piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia. Le istanze verranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Inoltre, è previsto un contributo una tantum fino a 300 euro per le spese amministrative legate alla gestione del contratto di assistenza.