Novità per i lavoratori frontalieri nella Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce rilevanti novità per i lavoratori frontalieri, regolando il lavoro agile e chiarendo aspetti fiscali legati all’Accordo Italia-Svizzera. Queste disposizioni mirano a bilanciare le esigenze lavorative con il mantenimento dello status di frontaliere, favorendo la semplificazione normativa.

Smart working e frontalieri: un equilibrio normativo

L’articolo 1, comma 97, della Legge 207/2024 stabilisce che i lavoratori frontalieri potranno svolgere fino al 25% delle loro attività in modalità smart working presso il proprio domicilio, senza perdere lo status di frontaliere. Tale disposizione è valida fino alla ratifica definitiva del Protocollo di modifica dell’Accordo Italia-Svizzera, prevista a partire dal 1° gennaio 2024​​.

Questa possibilità risponde alle necessità dei frontalieri, spesso costretti a muoversi quotidianamente tra i due Stati, e si configura come una misura ponte per gestire i tempi di adattamento alle nuove disposizioni bilaterali.

Regime fiscale per i redditi da telelavoro

Un punto cruciale riguarda la definizione territoriale dell’imposizione fiscale. L’attività di telelavoro svolta presso il domicilio nel Paese di residenza sarà considerata effettuata nello Stato in cui si trova il datore di lavoro. Questo garantisce una continuità fiscale e previene possibili conflitti normativi tra Italia e Svizzera​.

Nuovi limiti percentuali per i contributi statali

La Legge introduce, inoltre, modifiche ai criteri di calcolo per i contributi statali destinati ai Comuni frontalieri, regolando la proporzione tra residenti frontalieri e popolazione totale. I limiti sono fissati al 4% per i Comuni con più di 15.000 abitanti e al 3% per quelli con meno di 15.000 abitanti. Parte di questi contributi sarà destinata ad affrontare le ricadute economiche di eventuali crisi aziendali​​.

Fondo per le zone di confine

A supporto delle aree di confine, il Fondo istituito dal Ministero dell’Economia avrà una dotazione progressiva che passerà da 1,66 milioni di euro nel 2025 a 221,46 milioni a partire dal 2045. Un decreto attuativo definirà criteri e priorità per l’assegnazione di queste risorse​​.

Retribuzioni convenzionali per i lavoratori frontalieri

Infine, il comma 98 chiarisce che anche i redditi da lavoro dipendente prestato in via continuativa all’estero rientrano nel regime delle retribuzioni convenzionali. Questa norma si applica retroattivamente dal 1° gennaio 2024, offrendo vantaggi fiscali a chi soggiorna oltre 183 giorni all’anno nello Stato estero, mantenendo però un legame settimanale con l’Italia​​.

 

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