Nuovi contributi della Sabatini, rotta sugli investimenti green

 

Diventano operative le maggiorazioni al contributo Sabatini per investimenti green e investimenti nelle regioni del Mezzogiorno. Gli investimenti per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi potranno beneficiare della stessa maggiorazione già concessa agli investimenti 4.0. Quelli nelle regioni del Mezzogiorno, invece, potranno beneficiare su un contributo doppio rispetto a quello base.

 

Il decreto concerne la nuova disciplina per la concessione e l’erogazione dei contributi in relazione a finanziamenti bancari o leasing finanziari per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese italiane ed estere. L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivi provvedimenti del direttore generale per gli incentivi alle imprese.

 

L’agevolazione Nuova Sabatini consente di presentare progetti legati a investimenti in beni strumentali, in beni e attrezzature 4.0 e green, da avviare solo successivamente alla data di presentazione della domanda, che è già possibile fare fino a esaurimento delle risorse disponibili nel fondo predisposto dal ministero. La finalità è migliorare la produttività dell’azienda, impiegando attrezzature e macchinari nuovi. Non sono ammesse le spese per l’acquisto di beni strumentali datati o di seconda mano, nonché di componenti o parti di macchinari e attrezzature che non soddisfino il requisito dell’autonomia funzionale. Sono altresì escluse le voci di spesa quali consulenze, formazione del personale, costi per utenze e pubblicità. I beni oggetto di agevolazione devono essere a uso produttivo e strumentali all’attività svolta dall’impresa e ubicati presso l’unità produttiva dell’impresa in cui l’investimento viene realizzato.

 

I finanziamenti, erogati da banche convenzionate, devono essere deliberati a copertura dei programmi di investimenti e avere la durata massima di cinque anni, decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento o dalla data di consegna del bene nel caso del contratto di leasing finanziario. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi più beni, la durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo. Il finanziamento deve essere deliberato e contrattualizzato per un valore compreso tra 20mila euro e 4 milioni, anche se frazionato in più iniziative di acquisto. Nel caso di richieste di agevolazione successive presentate dalla stessa impresa, ai fini della verifica del rispetto del limite di 4 milioni, il ministero rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziatore in sede di stipula dei contratti. I finanziamenti potranno beneficiare della garanzia del Fondo centrale fino all’80% dell’importo. L’ammontare del finanziamento ottenuto deve ricoprire interamente la spesa per la realizzazione dei programmi di investimento.

 

A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento della durata di cinque anni a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75 per cento per gli investimenti in beni strumentali, al 3,575 per cento per investimenti green e 4.0 e al 5,5 per i finanziamenti portati avanti dalle Pmi del Mezzogiorno.

 

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