Il reddito che determina l’importo dell’Iscro (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) è quello dell’anno immediatamente precedente la presentazione della domanda, cioè, per le richieste di quest’anno, quello del 2020.
L’indennità è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’agenzia delle Entrate e viene erogato per sei mensilità . Dato che la domanda può essere presentata entro il 31 ottobre di ogni anno (eccezion fatta per il 2021, in cui la finestra disponibile è 1° luglio-31 ottobre), l’ultimo reddito certificato avrebbe dovuto essere quello di due anni prima, consentendo di presentare domanda già a inizio anno.
L’Iscro può essere chiesta dai professionisti il cui reddito da lavoro autonomo nell’anno precedente la domanda è risultato inferiore alla media del reddito degli ulteriori tre anni precedenti. Quindi, per la domanda del 2021, il reddito 2020 deve essere inferiore alla metà della media del triennio 2017-2019. Gli importi vanno calcolati considerando solo il reddito derivante da svolgimento di attività lavorativa autonoma (articolo 53, comma 1, del Tuir), esposto nel quadro RE della dichiarazione dei redditi, o in RH in caso di partecipazione a studi associati o in LM per i forfettari. Vanno sempre esclusi i redditi da lavoro dipendente, parasubordinato o di partecipazione a impresa.
Nella domanda i redditi vanno autocertificati, ma, se disponibili negli archivi Inps, verranno precaricati nella procedura online. In ogni caso gli importi saranno verificati dall’agenzia delle Entrate.
Il requisito della regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali obbligatori viene verificato tramite il rilascio del Durc online. Si attende il decreto interministeriale relativo alla formazione obbligatoria correlata alla percezione dell’Iscro.
Un supporto per le imprese, startup e per chi ha un’idea di business da sviluppare.
Richiedi un appuntamento per lo sviluppo del tuo business: valutiamo la tua idea.